Imperia, il Piano Antenne discusso in consiglio comunale
L’atteso «Piano delle antenne» per la telefonia mobile approda in consiglio comunale. Sarà presentato dal vice sindaco Giuseppe Fossati mercoledì prossimo in assemblea per essere approvato. Un documento che era passato in giunta il mese scorso. Il «Piano delle antenne» disciplina il corretto insediamento urbanistico, ma anche ambientale e territoriale degli impianti di telefonia mobile e trasmissione, così come il loro adeguamento, spostamento ed esercizio. Spiega Fossati: «Le finalità sono quelle di minimizzare l’esposizione della cittadinanza ai campi elettromagnetici quindi favorire la creazione e il mantenimento di un flusso documentale costante e trasparente tra Comune e gestori del servizio di telefonia mobile, per favorire una corretta informazione ai cittadini. Necessario quindi attivare i meccanismi di partecipazione alle scelte». Il Piano è costituito da un regolamento e da più elaborati grafici (planimetrie) nei quali sono mappati gli impianti di telefonia mobile esistenti; le aree e gli edifici di proprietà interamente comunale; i siti pubblici – fondi e edifici – preferenziali e disponibili individuati dall’Amministrazione per ospitare future possibili installazioni, salve le circostanze, gli ordini di preferenza e le eccezioni, puntuali e non generalizzate. «Si tratta di uno strumento di pianificazione che la normativa nazionale e regionale prevede da oltre 20 anni, ma che nessuna precedente Amministrazione ha mai ritenuto di approvare – precisa Fossati -. La scelta dell’Amministrazione è stata quella di dotare la città di un Piano, in quanto unico strumento offerto dalla normativa vigente per poter governare il fenomeno e non solo subirlo, come è avvenuto sino ad ora. È indubbio che l’evoluzione normativa sia nel senso di favorire il più possibile tali installazioni, ma la tutela della salute dei cittadini e l’attenzione all’impatto ambientale rendono prioritario adottare l’unico strumento che può consentire al Comune di intervenire adeguatamente dove necessario».