Arrivata la cittadinanza italiana per Albi Albino Baca, l’eroe del Covid ad Alassio
L’ha desiderata, e l’ha davvero meritata. Albi Albino, il ragazzo che durante il primo lock down era salito agli onori delle cronache per come si era prodigato per tutti gli anziani ospiti di un hotel alassino, primo cluster ligure dell’epidemia che ha pesantemente condizionato due anni della nostra esistenza.
Albanese, milite della Croce Bianca ha fatto del sostegno alle persone in difficoltà uno stile di vita e la comunità alassina ha così imparato a conoscerlo e ad amarlo.
Stamani, dopo lunga attesa, è arrivata la conferma.
“Siamo stati avvisati alle 9 di questa mattina – commenta infatti il vicesindaco Angelo Galtieri che ha presieduto la cerimonia – il Sindaco non era ad Alassio ma insieme abbiamo ritenuto che Albi Albino avesse atteso fin troppo questo momento e così lo abbiamo chiamato per svolgere le pratiche di rito”.
“Sono davvero felice di poter annoverare tra i Cittadini italiani Albi Albino – il primo commento di Marco Melgrati, Sindaco di Alassio – pochi come lui hanno meritato questo riconoscimento, forse troppo a lungo atteso. Proprio per il suo valore, per come si è prodigato per il prossimo in un momento di imprevista e imprevedibile difficoltà, nell’attesa della Cittadinanza Italiana, gli abbiamo conferito l’Alassino d’Oro”.
“Il suo prodigarsi con premura e senso di solidarietà – si legge nella delibera approvata in quell’occasione dal comune di Alassio – ha alleviato la delicata situazione degli ospiti in quarantena all’interno della struttura. Con il suo impegno e la sua simpatia rappresenta e simboleggia tutti gli operatori turistici alassini che hanno difeso il nome di Alassio come meta turistica non solo bella e piacevole ma anche accogliente e affidabile”.
“In un contesto tanto negativo, come quello del cluster alassino della primavera scorsa – le parole del primo cittadino – i suoi collegamenti, la sua presenza, il suo spirito di iniziativa ha dato speranza e forza agli ospiti in quarantena diventando simbolo positivo di una città che non voleva mollare, ma che anzi sapeva e sa reagire a qualsiasi prova”.
“Sono nato in Albania – scrive stamani lo stesso Albi Albino sul suo profilo social – ma nel cuore e nell’anima mi sento italiano. Oggi, finalmente, si è avverato un sogno che inseguivo da anni: ho ottenuto la cittadinanza italiana. Un traguardo che ho raggiunto tra speranze e anche qualche delusione visto che alcuni politici, durante il periodo del Covid quando lavoravo al Bel Sit, avevano promesso di aiutarmi. E quando ho deciso di lottare per quello che ho sempre considerato un diritto di un ragazzo che ama profondamente questo Paese che è l’Italia, sembrava che la burocrazia volesse mettere ancora una volta i bastoni tra le ruote. Invece, quasi come se fosse stato un miracolo, la cittadinanza italiana è arrivata in un giorno di febbraio, lo stesso mese di tre anni fa quando con lo stesso orgoglio e la stessa motivazione mi ero prodigato ad aiutare anziani impauriti che un male ignoto, il Covid appunto, li aveva costretti a trascorrere uno dei periodi più bui della storia italiana: rinchiusi nelle stanze dell’albergo dove avevano deciso, solo qualche giorno prima, di soggiornare per godersi la bellezza di Alassio dove abito e vivo con la mia famiglia. Grazie Italia, grazie italiani. Ora finalmente posso sventolare il tricolore”.