Visitalassio, via ai Laboratori per l’innovazione turistica
“Sono stati scelti i migliori docenti a livello nazionale e alcune tra le startup che hanno partecipato all”Innovation Startup Tour, segno che ogni azione messa in campo finora continua ad avere un riverbero positivo nella città e nei piani di VisitAlassio”.
Luca Caputo, destination manager del Comune di Alassio, illustra così la serie di laboratori formativi avviati in queste settimane per gli addetti ai lavori del turismo alassino.
“L’obiettivo di questi incontri, che prevedono sempre una parte teorica e una pratica, è quello di elevare la qualità dei prodotti e dei servizi del singolo operatore e della destinazione tutta”.
Dopo il Revenue Lab tenuto da Vito D’Amico, CEO e Founder di Sicaniasc hospitality, azienda leader nel settore della consulenza alberghiera; dopo il Social Media Lab di Orazio Spoto business consultant, un formatore e un creator con oltre 20 anni di esperienza nel marketing, giovedì 16 marzo sarà la volta di Alassio Pet Lover con la relatrice Sara Merighi co founder di Food for Dogs start up nata per fornire soluzioni e prodotti innovativi rivolti a strutture ricettive e ristoranti e che accolgono clienti con cani.
Lunedì 20 marzo sarà la volta di Alassio Kids Lover con Maria Vitali fondatrice della start up Its4kids per creare una rete di comunicazione tra chi propone esperienze per famiglie e chi ne usufruisce. Chiude la serie di incontri Digital Marketing Lab il 22 marzo con il relatore Armando Travaglini consulente e formatore che nel web marketing turistico per hotel e strutture ricettive.Dal 2009 ho supportato centinaia di hotel indipendenti e catene italiane ed internazionali nella definizione delle strategie più efficaci per costruire la propria presenza sul web, incrementare la visibilità online e migliorare la redditività.
“Quello legato alle tematiche delle famiglie che viaggiano con bambini, tanto per fare un esempio, – aggiunge Caputo – rappresenta la volontà di realizzare una crescita nei confronti di target che il piano di marketing turistico ha individuato come essenziali nel processo di attrattività. L’obiettivo sarà quello di far luce sui cambiamenti che ogni singola struttura ricettiva, ristorante, bar, commercio può apportare per soddisfare le esigenze di chi viaggia con bambini. A volte si tratta di piccoli accorgimenti ludici (kit per colorare, giochi da tavolo), a volte di altri più legati ai servizi (menù dedicati, disponibilità a scaldare pappe), altre ancora di destinazione degli spazi (accessibilità con passeggini, presenza di fasciatoio)”.
“Questo processo continuo di formazione – aggiunge Angelo Galtieri, Vicesindaco e Assessore al Turismo del Comune di Alassio – consentirà agli operatori che aderiranno ai lab di aiutare la destinazione a rafforzare quello che, per ogni ambito di offerta individuato nel piano di marketing VisitAlassio, rappresenterà il patto col turista: un insieme di requisiti minimi obbligatori e altri facoltativi ma premiali che garantiranno al turista la qualità del servizio offerto dai singoli aderenti ogni volta che accederà in una struttura, un ristorante, un’attività che VisitAlassio ha proposto come in linea con quelle specifiche esigenze”.
“Anche questo percorso di formazione, finanziato con la tassa di soggiorno, – prosegue Galtieri – rappresenta la volontà di andare incontro alle esigenze dei nuovi mercati turistici e spingere tutti gli operatori a partecipare al processo di crescita e posizionamento della città sul mercato sempre più ampio e diversificato. Questo aiuta, da un lato, ad avere turisti più soddisfatti e fidelizzati; dall’altro genera per i singoli operatori la possibilità di aumentare la qualità dei prodotti e dei servizi e, di conseguenza, anche dei ricavi, perché un turista soddisfatto sarà sempre più disponibile a pagare di più e a pagare servizi accessori e ritenuti indispensabili”.
“Questo processo – la conclusione – aiuta la destinazione tutta ad essere distinguibile sul mercato e a non metterla più in comparazione con altre meramente sulla logica del prezzo o della logistica, ecco perché dedichiamo parte della tassa di soggiorno anche per questi momenti importanti e in cambio chiediamo agli operatori quel contributo di partecipazione e crescita necessario per continuare a competere turisticamente”.