Maestripieri (Cisl): “La crescita del 3,6% del numero degli occupati in Liguria è un segnale positivo, ma speravamo in un risultato più netto”

Maestripieri (Cisl): “La crescita del 3,6% del numero degli occupati in Liguria è un segnale positivo, ma speravamo in un risultato più netto”

“La crescita del 3,6% del numero degli occupati in Liguria a fine 2022 rispetto al 2021 è certamente un segnale positivo, ma non possiamo nascondere che speravamo in un risultato più netto e che abbiamo ben presenti quali siano i problemi che rischiano di essere d’ostacolo, in questo momento cruciale, al consolidamento del trend di crescita». Così il segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri.

“I dati sono certamente positivi, ma colmano solo in minima parte il terreno perso negli anni precedenti a causa della pandemia e sono dovuti a circostanze specifiche –  spiega il segretario generale Cisl -. Per l’edilizia penso al Bonus 110, che ora è stato fermato, circostanza che rischia di decimare imprese e posti di lavoro se non sarà almeno in parte compensato con misure di incentivo dedicate soprattutto all’edilizia popolare, pubblica e privata, che non sempre hanno saputo o potuto approfittare dei precedenti fondi. Una concentrazione dei benefici sulle periferie e sugli edifici più degradati potrebbe essere un paracadute per il settore e, contemporaneamente, diventerebbe motivo di recupero sia dell’equità sociale sia della vivibilità dei luoghi più degradati delle nostre città”

Per quanto riguarda il settore ampio del turismo, che comprende aziende ricettive e di ristorazione, secondo Maestripieri il 10% in 12 mesi (di cui la metà concentrato nell’ultimo quadrimestre del 2022) appare poca cosa rispetto alla perdita accumulata negli anni precedenti. «Dobbiamo tenere sempre ben presente – spiega il segretario regionale della Cisl – che confrontiamo il 2022, un anno con poche o nulle restrizioni, con uno, il 2021, in cui le norme contro il contagio hanno fatto funzionare le aziende a velocità ridottissima e in qualche caso le hanno praticamente fermate. Quel +10% recupera ben poco del terreno perso, in realtà, soprattutto a fronte del deciso aumento di visitatori dall’Italia e dall’estero che è stato reso noto. Noi crediamo che i positivi dati sull’occupazione siano ampiamente accreditabili agli effetti benefici del “Patto per il lavoro” che la Cisl ha voluto e sostenuto sin dal 2018 e che soprattutto negli ultimi due anni ha rappresentato una vera e propria ciambella di salvataggio per il settore».

«Siamo in un momento cruciale, dicevo – aggiunge Maestripieri -. Possiamo imboccare un circolo virtuoso o perdere il treno, che è l’ultimo. Le crisi industriali aperte nel nostro territorio non rassicurano, le infrastrutture non sono ancora decollate e sia i trasporti e la portualità, sia il turismo, per parlare solo dei settori più direttamente colpiti, dovranno sopportare un’altra stagione di cantieri e di disagi senza godere ancora dei benefici previsti per un futuro più lontano. Poi, gran parte di quel treno è rappresentato dagli investimenti legati al PNRR, di cui per ora si è solo parlato: bisogna aprire i cantieri e farlo in fretta, altrimenti diventerà troppo tardi sia per l’economia sia per i lavoratori della regione».