Col potenziamento del trasporto ferroviario merci del porto di Genova e Savona verrà garantito il rapido spostamento delle merci verso gli interporti del nord
“Oggi il porto di Genova è alle soglie di una rivoluzione e dobbiamo tutti renderci conto dell’impatto che queste opere avranno su Genova e su tutta la Liguria. Credo che la nostra regione, dopo il potenziamento del trasporto ferroviario merci del porto di Genova e Savona, sarà sempre più attrattiva perché andrà a garantire il rapido spostamento delle merci verso gli interporti del nord fino alla destinazione finale. Infatti, la velocità con cui si muove una merce è il primo indicatore della competitività con cui la nostra logistica rispende ai bisogni delle imprese”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il convegno ‘Ports of Genoa: il potenziamento in corso del trasporto ferroviario merci’, che si è tenuto questa mattina a Palazzo San Giorgio.
“Noi oggi abbiamo sul porto investimenti che non si vedevano da più di 50 anni – ha aggiunto il presidente Toti –: pensiamo alla Diga, ai lavori sulle banchine di Sampierdarena, all’ultimo miglio di binario ferroviario in porto e a tutti gli altri lavori che, insieme alle strutture commissariali, abbiamo messo in piedi in questi anni. Nel momento in cui andiamo a progettare i lavori in porto, dalla Diga agli aumenti di spazi per riuscire a centrare l’obiettivo di un aumento di traffico, dobbiamo avere anche la certezza che questo possa portare anche ad uno speculare investimento: altrimenti avremo banchine in grado di accogliere più contenitori, ma anche la difficoltà di uscire da una regione che ha già, dal punto di vista morfologico, una serie di difficoltà oggettive”.
“Per quanto riguarda il Terzo Valico – ha concluso il presidente Toti – è un’opera dove mi piacerebbe venisse organizzata una passeggiata, simile a quella promossa dal sindaco Bucci nel cantiere del Waterfront, per far capire e vedere ai cittadini il lavoro impressionante che si è fatto sulla galleria scavata alle spalle di Genova. Non credo che l’opinione pubblica, anche quella più informata, abbia realmente compreso le proporzioni dell’immenso lavoro che si sta portando avanti e i giganteschi benefici che ne deriveranno per il sistema economico, portuale e logistico genovese. Senza dimenticare, infine, il potenziamento della linea del Campasso su cui abbiamo definito l’Accordo di programma”