Conclusi i corsi di formazione professionale per abilitare le nuove guide ambientali su tutto il territorio regionale
Conclusi, nell’ambito delle professioni turistiche, i corsi di formazione professionale per abilitare le nuove guide ambientali escursionistiche (Gae) su tutto il territorio regionale.
Il percorso formativo, deliberato dalla Giunta Regionale e predisposto dagli uffici regionali del Turismo e della Formazione con il supporto di Alfa Liguria, ha permesso agli enti di formazione accreditati di organizzare corsi di formazione a libero mercato per le guide ambientali escursionistiche. Nello specifico, sono tre gli enti di formazione (Isforcoop, F.Ire e Studio Aschei) che hanno appena concluso i corsi, con 53 nuovi professionisti abilitati.
“Questa professione si è confermata di interesse per molti giovani liguri e questi eccellenti risultati, in termini numerici, confermano l’importanza dei corsi dedicati alle professioni turistiche oltre ad ampliare le opportunità lavorative in ambito di turismo outdoor – afferma l’assessore al Turismo – Si tratta di un settore di primaria importanza per l’economia ligure, in grado di attrarre da tutto il mondo turisti desiderosi di camminare, e capace di offrire a professionisti specializzati l’opportunità di accompagnare visitatori italiani e stranieri sui meravigliosi sentieri presenti nel nostro territorio, in particolare nel nostro amato entroterra”.
“Questi corsi nascono da una richiesta specifica da parte di Aigae, l’Associazione italiana guide ambientali escursionistiche, e di Agael, l’Associazione guide ambientali escursionistiche Liguria), come associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore – aggiunge l’assessore alla Formazione – Siamo soddisfatti dell’abilitazione di 53 nuove guide escursionistiche, figure professionali che riteniamo importanti per valorizzare le peculiarità del territorio ligure, con particolare riferimento all’entroterra. I soggetti abilitati potranno esercitare in tutta la Liguria e hanno concrete opportunità di inserimento lavorativo”.