Una trentina di studenti del Liceo Scientifico O. Grassi sono andati in visita alla tomba di Dante a Ravenna

Una trentina di studenti del Liceo Scientifico O. Grassi sono andati in visita alla tomba di Dante a Ravenna

Una trentina di studenti del Liceo Scientifico O. Grassi sono andati in visita alla tomba di Dante a Ravenna. Questo viaggio-studio conclusivo era rivolto a coloro che hanno aderito al progetto di potenziamento dell’offerta formativa “Incipit comoedia Dantis”, proposto dal Prof. Vincenzo D’Amico.

Il progetto è iniziato con una serie di lezioni frontali e laboratoriali volte ad avvicinarsi al testo dantesco attraverso letture ad alta voce, per sviluppare la capacità di comprensione e d’analisi delle terzine, ma anche per potenziare la riflessione e la creatività. Grazie poi alla collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Savona, i ragazzi hanno seguito conferenze sul testo dantesco in orario extracurriculare.

Ogni anno il progetto prevede al termine del percorso un viaggio-studio: un anno a Firenze, luogo di nascita del sommo poeta; poi a Verona, signoria di Cangrande della Scala, a cui Dante dedica il Paradiso ed ora a Ravenna, luogo degli ultimi anni e della sepoltura. In realtà, le ossa del poeta sono ancora contese con la città natale ma come la guida ha precisato durante la visita: “Ravenna se le tiene ben strette! Del resto Firenze lo mandò in esilio!”.

Gli studenti hanno inoltre potuto fare esperienza dei luoghi a cui Dante si è ispirato, per esempio la pineta di Classe, così intricata “e aspra e forte” come la selva oscura nel quale il pellegrino si perde oppure i mosaici bizantini di Sant’Apollinare Nuovo ed in Classe, che pare abbiano ispirato il concetto della luce del Paradiso a causa della brillantezza dell’oro che li costituisce. I ragazzi hanno poi ammirato i mosaici di Galla Placidia, patrimonio dell’Unesco e infine hanno svolto un percorso guidato di letture attraverso la città. Anche questo è un modo di apprendere, fuori dai banchi di scuola.