Alassio, concluso con successo un percorso didattico per i ragazzi e le ragazze della 2^ media sulla tematica dello sport paralimpico

Alassio, concluso con successo un percorso didattico per i ragazzi e le ragazze della 2^ media sulla tematica dello sport paralimpico


Si è concluso recentemente un percorso didattico molto importante per i ragazzi e le ragazze della 2^ media sulla tematica dello sport paralimpico. Un percorso arricchente e coinvolgente, che ha visto i ragazzi impegnati in molte attività.

Il percorso è stato inaugurato dall’incontro “Sono ancora io” con Gabriele Andriulli, un atleta professionista e culturista che ha conquistato il primo posto nella competizione di bodybuilding in carrozzina e che ha raccontato la sua straordinaria storia di vita. Andriulli ha subito un grave incidente stradale a causa di un colpo di sonno, ma non si è mai arreso e ha deciso di valorizzare la sua vita attraverso lo sport e la fede, diventando una fonte di ispirazione per molte persone.

Durante tutto l’anno scolastico sono state poi proposte ai ragazzi attività motorie come il sitting volley e il calcio per non vedenti, permettendo loro di scoprire l’importanza dell’utilizzo di tutti i sensi e dell’integrazione nel mondo dello sport.

Il sitting volley, noto anche come pallavolo seduta, è uno sport paralimpico che coinvolge persone con disabilità fisiche e consiste in una partita di pallavolo giocata seduti sul pavimento. La regola prevede che il bacino debba sempre essere a contatto con il pavimento in modo che i partecipanti utilizzino principalmente le braccia per colpire la palla, e il tronco per mantenere l’equilibrio.

Il sitting volley rappresenta un’importante attività sportiva per le persone con disabilità fisiche, in quanto promuove l’abilità di coordinazione, la forza muscolare e la cooperazione di squadra. Inoltre, questo sport permette di abbattere le barriere fisiche e sociali, permettendo a tutti di partecipare e divertirsi insieme.

Un’altra attività proposta ai ragazzi è stata il calcio per non vedenti, uno sport paralimpico che coinvolge persone con disabilità visive. In questa disciplina, la palla è dotata di sonagli in modo che i giocatori possano sentirne il movimento e orientarsi sul campo. Inoltre, i giocatori indossano bende o maschere opache per garantire una condizione di gioco equa.

Il calcio per non vedenti è un’attività sportiva che richiede un alto livello di coordinazione e abilità fisica, ma permette a chiunque di partecipare e di divertirsi. Inoltre, questo sport promuove l’inclusione sociale e l’abbattimento delle barriere fisiche e mentali, permettendo a tutti di partecipare e divertirsi insieme.

Durante il percorso, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di visitare l’Unità Spinale Unipolare di Pietra Ligure, dove hanno scoperto gli spazi e le attrezzature dedicate al reinserimento dei pazienti nella vita reale dopo un’esperienza difficile della durata spesso di molti mesi. In questo modo, i ragazzi hanno potuto apprendere l’importanza dell’inclusione sociale e dell’abbattimento delle barriere architettoniche.

In particolare, i ragazzi sono stati coinvolti in un’attività ludica con i ragazzi degenti del reparto, dove si sono sfidati in una corsa in carrozzina lungo un percorso appositamente creato per loro. Questa attività ha trasmetto un importante messaggio ai nostri ragazzi, sensibilizzandoli sulla necessità di abbattere le barriere architettoniche e di promuovere l’inclusione sociale.

Il percorso ha rappresentato un’occasione unica per i ragazzi di scoprire le sfide e le emozioni dello sport paralimpico, apprendendo il valore dell’impegno, dell’integrazione e della perseveranza. Una vera e propria lezione di vita, che ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei nostri ragazzi.