Due progetti per l’ospitalità degli studenti universitari del Campus di Savona
Sono due i progetti che guardano all’ospitalità degli studenti universitari del Campus: l’ex ostello del Priamàr, i cui fondi sono attualmente in standby, in attesa che la Regione comunichi nuove decisioni. L’altra zona che potrebbe essere interessata è quella della piazza della chiesa di Legino: i due
edifici, oggi abbandonati, Palazzo Mascolo, proprietà del Seminario, e Palazzo Gavotti, della Provincia, potrebbero essere trasformati in residenze per accogliere gli studenti universitari. È questo il progetto
su cui stanno dialogando, insieme, il Comune di Savona con il Campus universitario e Fondazione Cima, insieme ad Ance (costruttori edili) e alla Provincia. Un tema importante per lo sviluppo del quartiere e della città, ma anche per garantire sul territorio un significativo numero di giovani studenti, provenienti da altre parti d’Italia, per frequentare l’ateneo. Il progetto, che rientra in un più ampio disegno di sviluppo e di messa in sicurezza, dal punto di vista idrogeologico, del quartiere di Legino, prevede la trasformazione dei due palazzi storici, soggetti ai vincoli della Soprintendenza, in studentati, destinati all’ospitalità degli universitari. In tal senso, circa un mese fa è stato firmato un protocollo d’intenti per il rilancio del
quartiere di Legino partendo dal progetto della cittadella dello sport e della città universitaria, una volta che sarà superato il rischio idrogeologico legato alle esondazioni del Rio Molinero. Una soluzione
che, insieme, permetterebbe di riqualificare i due edifici e di creare nuovi spazi per gli studenti, sempre più numerosi al Campus. Resta, poi, in attesa di risposta il progetto di recupero dell’ex Ostello del Priamàr, che era stato inserito nella graduatoria dei finanziamenti di Aliseo (ente regionale) per il restyling. Un finanziamento poi sospeso: sono attesi però ulteriori chiarimenti dalla Regione».