Albenga, convegno “Emys – La tartaruga ingauna ritrovata”

Albenga, convegno “Emys – La tartaruga ingauna ritrovata”

Sabato 20 maggio alle ore 17.00 all’Auditorium San Carlo si terrà un incontro sulla tartaruga Emys.

L’iniziativa rientra nella rassegna “Albenga Passato e Presente” promossa dal Prof. Moscardini in collaborazione con il Comune di Albenga e la Fondazione Oddi.

La conferenza, ad ingresso gratuito, “Emys – La tartaruga ingauna ritrovata” sarà a cura del “Centro Emys” di Leca d’Albenga e dell’Acquario di Genova.

La “tartaruga” o meglio la “tartarughina”, come la chiamavano i vecchi albenganesi negli anni Cinquanta del secolo scorso, popolava gli stagni che ancora erano presenti nella piana ingauna.

Con la cementificazione degli anni Sessanta e Settanta, tutti gli stagni superstiti sono scomparsi, trasformati in campi agricoli, vie e piazze o sedi di abitazioni civili.

Con gli stagni scomparve anche la simpatica tartaruga, divenuta simbolo di un’epoca cancellata dal progresso.

Recentemente i ricercatori dell’Acquario di Genova, dell’Università di Genova e dell’associazione Emys Liguria hanno ritrovato alcuni esemplari sopravvissuti alla strage, li hanno attribuiti a una nuova sottospecie esclusiva del Ponente Ligure (Emys orbicularis ingauna) e hanno fondato a Leca d’Albenga un centro per la riproduzione in cattività.

Gli esemplari di questa tartaruga palustre popolano ora l’Acquario di Genova e un’oasi per la biodiversità ricreata nella piana albenganese.

Nella Conferenza del 20 Maggio gli esperti dell’associazione Emys Liguria i naturalisti Riccardo Jesu, Dario Ottonello, e l’erpetologo Luca Lamagni, ricostruiranno le tappe della rinascita della Testuggine Palustre e delle oasi naturalistiche nella piana albenganese e presenteranno il progetto LIFE URCA PROEMYS (www.urcaproemys.eu) che ha lo scopo di favorire la conservazione di Emys orbicularis in Italia e Slovenia.

Coordina l’evento il Prof. Mario Moscardini.

Al termine della conferenza a tutti i partecipanti verrà offerto un rinfresco dalla Fondazione G. M. Oddi.