Paganini Ambassador, nel 2024 due eventi straordinari a Genova
Nella Sala Giunta Vecchia di Palazzo Tursi, la prima conferenza dei Paganini Ambassador, presieduta dal presidente del Premio Giovanni Panebianco, alla quale hanno partecipato anche i componenti del comitato, il segretario generale Gloria Piaggio e il direttore artistico Nazzareno Carusi.
È stata l’occasione per fare il punto sulle attività realizzate fino ad oggi, che hanno contribuito a far sì che la 57^ edizione del Concorso abbia registrato il più alto numero di candidature (117) dalla sua istituzione, nel 1953. La conferenza ha anche costituito un momento di approfondimento delle strategie e iniziative da mettere in campo nel 2024, anno di pausa del Concorso, per promuovere la figura del grande violinista e l’immagine di Genova nel mondo.
Il presidente Panebianco ha annunciato due straordinari eventi-concerto per il 2024: il primo sarà a gennaio a Parigi, con l’esibizione del prossimo vincitore al Museo del Louvre; il secondo si terrà ad ottobre alla Guildhall di Londra con il concerto dello stesso violinista, accompagnato dalla London Symphony Orchestra. Due prestigiosi appuntamenti che vanno ad arricchire la lista dei circa 60 concerti-premio per il prossimo vincitore del Concorso, tra cui quello previsto, per la prima volta, al Teatro La Scala di Milano.
A margine della conferenza dei Pagnini Ambassador, si è svolto nel Salone di Rappresentanza il convegno sul tema “La stravaganza come condizione poetica del capriccio in musica, pittura e architettura”, al quale hanno partecipato Salvatore Accardo, presidente della giuria internazionale della 57^ edizione del Premio, Sylvain Bellenger, direttore generale del Museo di Capodimonte, Serena Bertolucci, direttore di Palazzo Ducale, Luigi Ficacci, già sovrintendente di Stato e direttore dell’Istituto Centrale del Restauro e Francesco Micheli, consigliere di amministrazione del Teatro La Scala e componente del comitato del Premio Paganini.
La giornata prosegue alle 16.30 a Palazzo Doria Carcassi, sede del Premio Paganini, con l’estrazione della lettera che determinerà l’ordine di esibizione dei 30 concorrenti ammessi alla fase eliminatoria del Concorso (17-18 ottobre 2023) i cui nomi sono stati resi noti lo scorso 21 giugno, World Music Day, e pubblicati sul sito www.premiopaganini.it.
L’evento clou è in programma alle 19, sempre nel Salone di Rappresentanza, con la cerimonia di conferimento del titolo onorifico di “Paganini Ambassador” al principe Alberto II di Monaco, accompagnato da Anne Eastwood ambasciatrice del Principato in Italia, e dal principe Domenico Pallavicino, console onorario a Genova.
Alla cerimonia intervengono il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Saranno presenti le autorità civili e militari ed è prevista la partecipazione del viceministro Edoardo Rixi, del sottosegretario di Stato Vittorio Sgarbi, e del presidente del CONI Giovanni Malagò. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Facebook del Premio Paganini e di Telenord.
«Siamo lieti e onorati di tornare ad accogliere il Principe Alberto II di Monaco nella nostra città con rinnovata cordialità e calore. Salutiamo questo suo primo gesto da “cittadino di Genova” entrando a far parte degli ambasciatori del Premio Paganini – ha dichiarato il sindaco Marco Bucci – Genova conferma ancora una volta il suo impegno per la musica nel nome del più grande virtuoso di tutti i tempi e lo fa con il sostengo di personalità illustri del panorama internazionale, espressioni di mondi diversi e di sensibilità differenti che accrescono il prestigio del Premio e di Genova. Tutto questo mentre ospitiamo Ocean Race a dimostrazione, una volta di più, che la nostra città è in grado di fare, e di fare bene».
«Desidero ringraziare tutti per il lavoro svolto e naturalmente gli ambasciatori del Premio per la loro presenza, in modo particolare il principe Amyn Aga Khan che ha mantenuto la promessa fatta in occasione del concerto organizzato all’Ambasciata d’Italia a Parigi lo scorso novembre – ha affermato il presidente del Premio Paganini Giovanni Panebianco – Stasera accoglieremo il principe di Monaco e sarà un momento davvero solenne in quest’anno in cui si celebra il 70° anniversario dell’istituzione del Concorso. È anche grazie al contributo degli ambasciatori che gli eventi collaterali al Concorso si preannunciano inediti e particolarmente prestigiosi. Mi limito a citare le collaborazioni con il Museo del Louvre e con la London Symphony Orchestra. Siamo onorati del rapporto con queste istituzioni e ringrazio il presidente degli Amis du Louvre, Louis-Antoine Prat, la presidente-direttrice del Museo, Laurence des Cars, e la direttrice della London Symphony Orchestra, Kathryn McDowell. Sono inoltre molto lieto della collaborazione da parte della direzione Diplomazia culturale e pubblica della Farnesina, confermato oggi dall’ambasciatore Alessandro De Pedys. Per il momento, non mi resta che dare appuntamento ad ottobre quando, al teatro Carlo Felice, la giuria internazionale presieduta da Salvatore Accardo designerà il prossimo vincitore del Premio».
«Il nuovo corso del Premio, fortemente voluto da Marco Bucci, con una squadra di prim’ordine, ha prodotto in poco più di un anno risultati lusinghieri che stanno realizzandosi nel più ampio quadro di iniziative ed eventi che vedono sempre più Genova protagonista in Italia e nel mondo – ha sottolineato Gianni Letta, ambasciatore del Premio – Penso non solo all’Ocean Race, ma anche alla designazione della città quale Capitale Italiana del Libro 2023 e Capitale Europea dello Sport 2024. L’allargamento degli orizzonti di promozione del Premio, specie nelle aree geografiche in cui i dati sulle candidature sono storicamente meno incoraggianti, rappresenta di certo uno degli obiettivi di respiro strategico, nel quale concentrare la nostra futura attenzione».
«A Genova oggi si parla di musica, di giovani; si vive una straordinaria pagina di sport. Stasera, con il sindaco Bucci, il presidente Toti e il presidente Panebianco accoglieremo Alberto di Monaco, grande personalità, che è anche membro del C.I.O. Paganini e Genova ancora protagonisti in Italia e nel mondo – ha commentato Giovanni Malagò, ambasciatore del Premio – Lo standing delle iniziative internazionali annunciate dal presidente Panebianco per il 2024 è davvero notevole. Penso soprattutto ai concerti al Louvre di Parigi e alla Guildhall di Londra con la London Symphony Orchestra. I miei complimenti al sindaco Marco Bucci e a tutta la squadra del Premio Paganini per la qualità dell’organizzazione, la capacità di fare rete, il respiro ambizioso delle progettualità messe in campo».
L’ambasciatore Alessandro De Pedys, direttore generale per la diplomazia pubblica e culturale del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha evidenziato «la naturale vocazione per le attività di promozione culturale e il costante sostegno alle più prestigiose istituzioni italiane che hanno trovato nel Premio Paganini un partner ideale. È con particolare orgoglio che abbiamo accolto un’iniziativa che promuove i giovani violinisti – si spera siano i giovani talenti del futuro prossimo – assolutamente funzionali e necessari ad alimentare e rinvigorire ogni ambito dell’espressione creativa ed artistica. Alla luce della positiva esperienza maturata insieme, vorrei esprimere la disponibilità ad accompagnare il Premio nelle future edizioni, rinnovando questo proficuo partenariato negli anni a venire».
Il presidente degli Amis du Louvre Louis-Antoine Prat ha dichiarato: «Gli Amici del Louvre avranno l’onore di ricevere al Museo del Louvre, il 23 gennaio 2024, il vincitore del Premio Paganini 2023, per un concerto eccezionale nella Cour Puget, una delle sale più prestigiose del Museo. Non potevamo immaginare migliore occasione per inaugurare le nuove installazioni monumentali del XIX secolo, interamente rinnovate grazie al sostegno del Cercle de Mécènes. Uno dei capolavori che saranno maestosamente reinstallati è la scultura monumentale di Napoleone realizzata dallo scultore italiano Lorenzo Bartolini (1777 – 1850). Desidero ringraziare il presidente Giovanni Panebianco e gli ambasciatori del Premio Paganini per aver immaginato questo sodalizio musicale e artistico, che si iscrive nell’opera di diffusione delle collezioni del Louvre, così come la presidente-direttrice del Museo Laurence des Cars, per aver già accettato di essermi accanto in quella serata di gala».
La direttrice della London Symphony Orchestra Kathryn McDowell ha sottolineato che «la London Symphony Orchestra è lieta di collaborare con la città di Londra e con il Premio Paganini di Genova, in vista di importanti sinergie per l’anno prossimo. Siamo entusiasti all’idea – su cui stiamo lavorando – di portare un violino di Niccolò Paganini a Londra per una celebrazione molto speciale nel 2024 e siamo impazienti di sviluppare ulteriormente questo rapporto di collaborazione in futuro».
«Onorato di essere ambasciatore del Premio e concorrere alla promozione del suo messaggio in Italia e nel mondo – ha detto Sylvain Bellenger, direttore generale del Museo di Capodimonte – Nella Treccani si legge che Paganini rappresenta il padre della tecnica moderna violinistica. È quasi come dire che Paganini ha inventato la modernità. Virtuoso e dalla tecnica straordinaria, universalmente riconosciuto per una improvvisazione continua, viscerale, innovativa. Per questo il Paganini è il più importante Premio per violino al mondo. L’appuntamento di oggi è stata un’occasione davvero speciale per parlare del celebre Maestro genovese da una prospettiva insolita e con un taglio interdisciplinare».
«Genova è straordinaria e Paganini è uno dei suoi tesori. È stato bello discuterne oggi – ha dichiarato lo storico dell’arte Luigi Ficacci – Abbiamo parlato della extravaganza come condizione poetica del capriccio, anche nelle arti visive, tema che ho esplorato studiando la figura e l’opera di Giovanni Battista Piranesi. La extravaganza percorre il Settecento, secolo della ragione, e poi l’Ottocento, secolo del sentimento, come una costante alternativa all’ordine razionale e alla norma. La sua forma espressiva è appunto il capriccio. Nella musica, nella drammaturgia, nelle arti – dalle maggiori a quelle decorative – esso dimostra come ancora all’epoca di Paganini la conoscenza si componesse di logica geometrica quanto di irregolarità fantastica. Ed è la riprova che il fuoco della stravaganza è costitutivo della conoscenza quanto la gelida applicazione della regola».
«Genova sta attraversando un momento davvero incredibile: Capitale italiana del libro 2023, da poco nominata Capitale europea dello sport 2024 e sede, proprio in questi giorni, delle fasi finali di Ocean Race, l’evento sportivo internazionale più atteso dell’anno – ha concluso il consigliere delegato Barbara Grosso – Il progetto di rilancio del Premio Paganini messo in campo appena un anno fa, annovera oggi tra i Paganini Ambassador la presenza di una personalità prestigiosa come quella del principe Alberto di Monaco di cui siamo profondamente onorati e che sicuramente potrà dare ancora maggiore visibilità al Premio e alla città di Genova nel mondo. L’internazionalizzazione del Premio è fondamentale, oggi più che mai, e guardiamo agli orizzonti più lontani. Tra le ipotesi che stiamo esplorando, anche quella di collaborazioni con la Cina e la città di Guangzhou».