Il quintetto dei Baklava Klezmer Soul Band inaugura la rassegna “Musica nei Castelli di Liguria”
Si inaugura con il quintetto dei Baklava Klezmer Soul Band, la XXXIII edizione della rassegna “Musica nei Castelli di Liguria”, una manifestazione regionale di musica e cultura, divenuta ormai un appuntamento tradizionale dell’estate ligure.
Giunta alla sua 33° edizione, il festival presenterà 29 concerti a partire dal 4 luglio sino al 14 ottobre: un ideale “percorso di viaggio” attraverso il quale, grazie alla musica, sarà possibile sia apprezzare tesori e bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali delle terre di Liguria sia scoprire nuove culture e tradizioni.
In piazza san Giovanni, su cui si affaccia la barocca chiesa omonima, principale luogo di culto del bel borgo di Finale Ligure, si esibiranno i Baklava Klezmer Soul band, una giovane ma già affermata formazione che proporrà uno spettacolo dedicato alla musica Klezmer e alle tradizioni musicale delle regioni balcaniche.
Il repertorio presentato dai Baklava è costituito dalla musica degli ebrei dell’Europa centrorientale, musica che non sfugge a letture legate anche alla cultura gipsy. La parola “klezmer” deriva dalla fusione delle due parole “kley” e “zemer”, letteralmente “strumento musicale”. Oscillante tra malinconia estrema ed esuberante ironia, questa musica veniva eseguita già nel Medioevo in Europa da piccole orchestre itineranti di klezmorim (musicisti) e badchonim (cantanti commedianti) in occasione di feste, divertendo il pubblico ebraico e stupendo quello non ebraico. Essi portavano in giro la musica nata durante le prime ghettizzazioni ed evolutesi durante l’esilio nei Paesi dell’Est. La musica è attraversata dagli influssi culturali più diversi: rumeno, ucraino, ungherese, russo, greco, turco fino alla musica zingara.Oggi la musica klezmer è suonata ovunque gli ebrei siano stati portati dall’esilio e sopravvissuti in forma comunitaria ai vari stermini. È prevalentemente musica di tradizione orale e i primi documenti sonori risalgono al primo Novecento, quando soprattutto in America si inizia un’opera di trascrizione e registrazione. I canti erano in parte creati ma soprattutto cantati dalle donne nell’unica lingua da esse conosciuta, l’jiddish, ibrido tra il tedesco antico, l’ebraico e le lingue slave.
Il concerto è proposto dall’amministrazione Comunale di Finale Ligure, con la collaborazione artistica dell’”Associazione Culturale Corelli” di Savona e con il supporto della “Fondazione De Mari” e della “Regione Liguria”