Al via l’undicesima edizione del Festival internazionale di musica di Savona
Dopo aver ottenuto un grandissimo consenso da parte del pubblico durante le scorse stagioni,
ritorna il FIMS, Festival Internazionale di Musica di Savona, che, giunto alla sua undicesima
edizione, propone un programma ricco di eventi e di ospiti di fama internazionale.
Il cartellone prevede, infatti, ben diciannove appuntamenti all’insegna della grande musica, che s
snoderanno tra le cornici più suggestive del savonese da fine luglio a dicembre del 2023.
Il programma sarà presentato con la conferenza stampa che si terrà lunedì 10 luglio p.v. alle ore 11,
presso la Chiesa di S. Andrea in Savona.
Il FIMS è ormai diventato un punto di riferimento dell’offerta culturale ligure, attirando pubblico
anche da altre regioni italiane, e, con i suoi eventi di caratura nazionale e internazionale, si
propone di mettere al centro il forte legame che ha instaurato con i luoghi più suggestivi del
territorio, valorizzandone il patrimonio artistico e monumentale.
La gratuità e l’orario serale degli eventi (tutti i concerti inizieranno, infatti, alle 21) vogliono,
inoltre, permettere a chiunque lo desideri di avvicinarsi alla ricchezza qualitativa del repertorio del
Festival.
Il Festival è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Liguria, dalla Fondazione de
Mari, dai Comuni di Vado Ligure e Varazze. Si svolge inoltre con il patrocinio dell’Università di
Pavia-Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali e ICIT Savona – Istituto di Cultura Italo
Tedesca e in collaborazione con ProQuartet Paris e Concorso Pianistico di Albenga. Essenziale
l’appoggio della Diocesi di Savona – Noli, in particolare attraverso l’Ufficio dei Beni Culturali.
Il primo appuntamento del Festival si terrà sabato 29 luglio, a Vado Ligure e vedrà esibirsi
l’ALMA SAXOPHONE QUARTET, che nasce nel 2019 ed è costituito da 4 giovani strumentisti
accomunati dal desiderio di portare il loro quartetto di saxofoni all’interno dei contesti più disparati,
e al contempo valorizzarne l’estrema versatilità. A tale scopo, Alma Saxophone Quartet vuole
esplorare i repertori più eterogenei, passando con disinvoltura da trascrizioni del repertorio classico,
al jazz, fino ai più recenti brani originali per questa formazione.
Nel festival di Savona i membri del quartetto presenteranno un programma intitolato Alma likes to
be in America: un viaggio nella musica americana del secolo scorso, spaziando dal repertorio
orchestrale di George Gershwin e Leonard Bernstein al rock rivoluzionario e provocatorio di Frank
Zappa, attraversando l’estro compositivo di Chick Corea e Glenn Miller. Un programma, dunque,
ricco e vario, adatto a tutti i tipi di pubblico.
Si prosegue, sabato 26 agosto, presso la Chiesa di S. Andrea a Savona, con raffinate pagine da
Ermanno Wolf-Ferrari e Johannes Brahms eseguite da Fabrizio Zoffoli e Ariana Pasoli al violino,
Davide Navelli alla viola, Giada Moretti al violoncello e Giulia Loperfido al pianoforte.
La serata è realizzata grazie alla collaborazione dell’Accademia degli Sfaccendati di Ariccia.
Il concerto seguente, sabato 2 settembre, vedrà protagonista uno degli organisti italiani più noti ed
apprezzati, Andrea Macinanti, che si esibirà, all’interno della cornice del Duomo di Savona,
eseguendo musiche della celebre famiglia Bossi, la cui attività legata al mondo della musica
organistica risale addirittura alla metà del 1700 e di cui Marco Enrico Bossi è il rappresentante più
celebre.
Andrea Macinanti ha curato la registrazione integrale della sua musica e per il Festival proporrà un
excursus su una parte degli esponenti di questa famiglia di musicisti e organisti, attivi dalla metà del
1800 fino alla metà del 1900.
Prosegue anche quest’anno l’integrale della musica cameristica di Paganini, affidata sabato 9
settembre presso l’Oratorio dei SS. Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla, al chitarrista
genovese Michele Trenti e al violinista Giovanni Angeleri, già vincitore del premio Paganini. In
programma alcuni titoli del ricco repertorio paganiniano per chitarra e violino: due strumenti in cui
il grande genovese eccelse. In particolare è prevista l’esecuzione della Sonata a violin solo M.S.83,
composizione di estremo virtuosismo e di raro ascolto, proprio per le difficoltà che essa impone
all’esecutore.
Il clarinetto sarà lo strumento di riferimento del concerto di domenica 17 settembre presso la
Chiesa di S. Andrea: uno strumento estremamente duttile, poliedrico e fortemente espressivo. I
giovani esecutori, Giacomo Arfacchia e Daniele Simoniello, accompagnati al pianoforte da
Gabriele Duranti, nella prima parte, proporranno due titoli che sono un grande classico della
letteratura per due clarinetti e pianoforte: i due pezzi da concerto di Mendelssohn. Dopo la celebre
Tarantella di Liszt per pianoforte solo, il programma continuerà con due titoli tratti da un repertorio
più nostrano: il Gran duetto concertato di Luigi Bassi, su temi della Sonnambula di Vincenzo
Bellini e Il Convegno di Amilcare Ponchielli.
Si prosegue sabato 23 settembre, sempre presso la Chiesa di Sant’Andrea, con il concerto tenuto
dal soprano Gabriella Costa e dal pianista Andrea Bacchetti. Quello proposto dai due artisti è un
programma dedicato alla musica francese e americana del Novecento storico, un periodo in cui le
due culture ebbero significativi contatti (Ravel e Gershwin; Nadia Boulanger con Copland e
Bernstein). Non mancano pagine di grande delicatezza come gli estratti dal Children’s Corner di
Debussy, di gustoso umorismo come nel caso della Gymnopédie di Erik Satie, fino al musical
americano di George Gershwin.
Sabato 30 settembre, ancora presso la Chiesa di Sant’Andrea, si esibirà il pianista Amir Salhi, che
a soli 21 anni è già risultato vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali. A
Savona si cimenta con un programma di notevole virtuosismo, in particolare nel proporre lo Studio
trascendentale n. 11 di Franz Liszt ma soprattutto la monumentale Sonata n. 7 Op. 83 “Stalingrad”
di Sergej Prokofiev, seconda delle Tre sonate di guerra ed eseguita per la prima volta, nel 1943, a
Mosca da Sviatoslav Richter.
Il Festival prosegue sabato 7 ottobre, presso l’Oratorio del Castello: ospite della serata il
Quartetto Paganini, con Stefano Cometto al violino, Giovanni Brasciolu alla viola, Michelangiolo
Ranieri Mafucci al violoncello e Carlo Guillermo Fierens alla chitarra. Eseguiranno il Duo per
violino e violoncello n. 2 in Sol magg. M.S.107, il Quartetto con chitarra n. 2 Op. 4 in Do magg.
M.S.29 e il Quartetto con chitarra n. 9 in Do magg. M.S.36.
La serie dei quartetti con chitarra è del tutto particolare nella sua produzione, sia per ampiezza
del catalogo che per unicità della formazione, così poco frequentata dai contemporanei. Scritti a
partire dal 1820 e per la gran parte rimasti a lungo inediti, seguono (nelle parole di Edward Neil)
«un gusto e una linea tipicamente italiane e comunque mediterranee […] anelando alla predilezione
cantabile, a precise e innovative scelte timbriche». La rifondazione del Quartetto, che fu
originariamente costituito da Bruno Pignata e Pino Briasco, si pone nel solco di quella grande
tradizione, per raccogliere direttamente da quei maestri il senso di una musicalità tutta italiana.
Domenica 15 ottobre, presso l’Oratorio dei SS. Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla, sarà il
turno di un altro imperdibile appuntamento: quello con i Percussionisti della Scala (Gianni
Massimo Arfacchia, Francesco Muraca, Gerardo Capaldo, Elio Marchesini).
I percussionisti della Scala, in questo settore, sono la formazione italiana più longeva. Voluta
fortemente da Claudio Abbado, essa prende forma negli anni ‘60 e riscontra fin da subito un
particolare interesse da parte dei compositori di quel periodo. Il nutrito parco strumentale di cui
dispone l’ensemble, realizza la possibilità di affrontare partiture molto complesse così come la
familiarità che i componenti hanno fra loro, in quanto costantemente attivi insieme nella vita
professionale, permette un lavoro attento sia a livello tecnico che teorico. Il programma proposto a
Savona, dà conto dell’estrema duttilità di questo tipo di ensemble, che spazia dal tango di Piazzolla,
al minimalismo di Glass fino a una fantasia dal celebre musical di Bernstein West Side Story.
La collaborazione con il Concorso pianistico di Albenga prosegue con l’ospitalità nel nostro
festival, del vincitore dell’edizione 2022: il talentuoso Carlo Solinas, che si esibirà sabato 21
ottobre presso la Chiesa di S. Andrea. Il corpo centrale del concerto sarà costituito dalla Sonata n.
31 di Beethoven, «tutta protesa alla conquista di valori musicali assoluti e alla quale affida
l’espressione più pura del suo intimismo. Tutto qui si è fatto semplicità, ottenuto con quella
parsimonia di mezzi che solo i grandi sono in grado di far fruttare appieno» (Alberto Batisti).
Completano il programma: Nun komm der Heiden di Bach, nella trascrizione pianistica di Ferruccio
Busoni, le Tre Romanze per pianoforte Op. 28 di Robert Schumann e la Sonata n. 5 di Aleksandr
Skrjabin.
Il Gewandhaus è una delle più prestigiose orchestre al mondo. A Savona, sabato 28 ottobre,
presso l’Oratorio del Castello, ospiteremo i membri che ricoprono i ruoli principali nella sezione
degli ottoni e che si esibiranno nella formazione del quintetto di ottoni. Fra le caratteristiche che
meglio qualificano tale ensemble è la qualità del suono oltre che la natura calda e avvolgente del
loro timbro. A latere di un repertorio del tutto classico, con le esecuzioni di alcune trascrizioni da
Bach, questi straordinari strumentisti proporranno alcuni brani scritti appositamente per loro e
alcuni canti tradizionali tedeschi.
Venerdì 3 novembre, il Festival è lieto di ospitare il Duo Marangoni-Oreni. Per quanto raro nelle
esecuzioni dal vivo, questo duo rappresenta una vera e propria combinazione magica per le sonorità
ricche e intense che riesce a sviluppare. Il particolarismo di questo concerto sarà poi incrementato
dal fatto che l’organista Paolo Oreni, utilizzerà un organo scomponibile, da lui progettato. Lo
strumento verrà disposto negli spazi fruibili della chiesa di S. Andrea in modo tale che il pubblico
venga completamente avvolto dalla fonte di emissione del suono. Il concetto è quello di superare un
approccio tradizionalistico all’ascolto della musica per organo, proponendo un’innovativa
alternativa basata su un’esperienza sensoriale a 360 gradi.
Continua la collaborazione con l’Istituto di Cultura Italo-Tedesca di Savona, grazie alla quale,
domenica 12 novembre all’Oratorio dei SS. Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla ospiteremo
il chitarrista Friedemann Wuttke impegnato in brani di Paganini, Sor, Villa Lobos e Schumann. Il
Maestro Wuttke ha studiato alla Musikhochschule di Stoccarda completando la propria formazione
con solisti di fama internazionale. Ricopre una posizione speciale tra i chitarristi grazie al rigore
nell’interpretazione del repertorio, caratteristica che lo ha portato ad esibirsi tutti i paesi europei, in
Russia, Sud-est asiatico, Africa e Sud America.
Sabato 18 novembre, presso l’Oratorio del Castello il Quartetto Alfieri darà la propria
interpretazione di uno dei primi esempi di letteratura quartettistica, eseguendo la Sonata n. 3 di
Alessandro Scarlatti. Farà seguito il Quartetto n. 2 di Paganini, per continuare la proposta
dell’integrale cameristica paganiniano. Il vero protagonista del concerto sarà tuttavia il genere della
trascrizione, poiché il Quartetto Alfieri, con Tazio Brunetta al violoncello, omaggerà la musica di
Beethoven con una trascrizione anonima del 1832, per quintetto d’archi, della celebre Sonata a
Kreutzer. Si tratta di un brano molto complesso, in quanto le asperità virtuosistiche della scrittura
idiomatica per violino solo e per pianoforte vengono qui distribuite a un quintetto d’archi,
imponendo un alto tasso di contrazione agli esecutori.
Domenica 26 novembre, presso la Chiesa di S. Domenico, il Festival vedrà la partecipazione
dell’Ensemble Sezione Aurea. Lo storico dell’arte Michele Danieli accompagnerà l’ascolto di un
programma tutto vivaldiano, diretto da Andrea Marcon.
Formatosi nel 2016 all’interno del Conservatorio S. Cecilia di Roma, il Quartetto Eos si è subito
imposto all’attenzione del mondo musicale per la freschezza e la profondità delle proprie
interpretazioni, aggiudicandosi nel 2018 il “Premio Farulli” assegnato dalla Critica Musicale
Italiana nell’ambito del premio “Franco Abbiati”.
Debuttano a Savona sabato 2 dicembre presso l’Oratorio del Castello, eseguendo il Quartetto n. 8
di Shostakovich, il Quartetto di Beethoven Op.18 n. 6 e in prima esecuzione assoluta a Savona:
Allegro, del compositore milanese Filippo Del Corno.
Dal 2004 il Duo Luoghi Immaginari, svolge attività artistica nella formazione di soprano e
pianoforte, realizzando una intensa attività in tutta Europa nel repertorio liederistico, anche meno
noto al grande pubblico, tesa a valorizzare compositori meno celebrati ma di indubbio valore
artistico. Giovedì 7 dicembre, a Vado Ligure, presso la Chiesa di San Giovanni Battista, il duo
composto da Elena Bakanova, soprano, e Raffaele Mascolo al pianoforte, eseguiranno un repertorio
lirico da titolo “…cartoline e liriche da camera…”, un viaggio musicale fra i titoli più celebri del
repertorio italiano di questo settore.
Fin dalla sua nascita, nel 1995 a Brescia, il dèdalo ensemble organizza una rassegna dal titolo Sulle
ali del Novecento. È anche per questo che sul territorio nazionale l’associazione dèdalo è una delle
realtà che si occupa del Novecento musicale in modo specifico promuovendone la diffusione sia
attraverso un proprio ensemble (che svolge attività concertistica anche presso altri Enti italiani e
stranieri) sia invitando ospiti qualificati. In forza di questa forte vocazione, al dèdalo è stata affidata,
martedì 12 dicembre presso la Chiesa di Sant’Andrea l’esecuzione della maggioranza dei brani
vincitori il Concorso di composizione Torre della Quarda, cui si affiancheranno alcune pagine del
repertorio novecentesco di autori italiani di chiara fama quali Azio Corghi e Giancarlo Facchinetti.
Il Trio Aralia ha già all’attivo una residenza presso Festival International de Piano de la Roque
d’Anthéron; i suoi componenti proporranno l’interpretazione del Trio di Smetana e di quello di
Ravel, oltre all’esecuzione del brano per trio vincitore del concorso di Composizione Torre della
Quarda di Savona. La presenza del Trio Aralia all’appuntamento conclusivo di domenica 17
dicembre presso la Chiesa di Sant’Andrea sancisce il prosieguo di un importante rete di
collaborazione con la prestigiosa istituzione parigina: ProQuartet – Centre européen de musique de
chambre.