Scatta l’aggiornamento dell’imposta di soggiorno per le strutture extralberghiere.

Scatta l’aggiornamento dell’imposta di soggiorno per le strutture extralberghiere.

Scatta l’aggiornamento dell’imposta di soggiorno per le strutture extralberghiere.

«Come concordato al tavolo dell’imposta di soggiorno con la Camera di commercio e le associazioni degli albergatori, si è ritenuto opportuno aggiornare la misura dell’imposta visto che Genova era rimasta tra i pochi Comuni in Italia a non aver provveduto. In questo modo, pur rimanendo per alcune strutture, sotto la media degli altri Comuni di riferimento, allineiamo la misura con quella di città come Napoli o Milano e Bologna, quindi con le altre principali destinazioni, e soprattutto calibriamo l’imposta sull’attuale scenario dell’offerta dei posti letto sul territorio comunale, che ha visto un’importante crescita di posti letto nelle strutture extralberghiere, che oggi rappresentano il 46% della disponibilità complessiva sul territorio. Un’impennata davvero importante se pensiamo che nel 2017 i posti letto, solo negli appartamenti ammobiliati erano 1983 contro gli attuali 9500», spiega l’assessore al Turismo Alessandra Bianchi.

Le nuove misure dell’imposta di soggiorno per le strutture extra alberghiere prevedono:

•     3 euro per pernottamento a persona per case per ferie, affittacamere, bed & breakfast, case e appartamenti per vacanze, altre tipologie di Alloggio Turistico, appartamenti ammobiliati ad uso turistico

•     2 euro per pernottamento a persona nelle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta, ostelli, agriturismo, marina resort

L’aggiornamento della misura dell’imposta di soggiorno va in parallelo con la lotta all’abusivismo.

«Oltre a essere il primo Comune per recupero dell’evasione – continua Bianchi – grazie al lavoro di controllo della Polizia Locale abbiamo individuato 750 strutture irregolari e già incassato 250.000 euro di imposta evasa. La lotta all’abusivismo è fondamentale per contrastare la concorrenza sleale all’economia del turismo che genera ricchezza e occupazione. Inoltre, è il punto di partenza per garantire ai turisti, e quindi ai consumatori in generale, un’offerta trasparente e senza brutte sorprese, come purtroppo leggiamo nelle cronache agostane di truffe a danno di ignari viaggiatori. I maggiori introiti dell’imposta di soggiorno saranno utilizzati, inoltre, per promuovere e valorizzare Genova come destinazione turistica, nel solco di quanto fatto sino a ora, con ottimi risultati, sotto gli occhi di tutti. Inoltre, l’imposta sarà usata per progetti strategici finalizzati allo sviluppo economico turistico, generare occupazione stabile e di qualità».

Le previsioni di maggiori introiti, sui valori del 2022, sono: +700.000 euro nel 2023 (da 5,75 milioni a 6,45); +1,4 milioni di euro nel 2024 e 2025 (da 5,75 milioni a 7,15).

Tra il 2022 e il 2023, i posti letto disponibili sul territorio comunale sono passati da 20.309 a 21.279. I posti letto negli appartamenti ammobiliati a uso turistico sono passati da 8.068 del 2022 a 9.484 attuali, un aumento di circa 1300 unità. I posti letto nelle case vacanze sono oggi 855 (contro gli 841 del 2022) stabili gli agriturismi (44 posti letto), le locande (39), i campeggi (776), gli ostelli (563), residenze d’epoca (24) e i posti barca nei marina resort (384), leggero calo per i bed and breakfast (da 565 del 2022 agli attuali 497 posti letto), in calo le case per ferie (da 510 posti letto si è passati a 484). I posti letti nelle strutture alberghiere sono pressoché invariati, attestandosi sui 7.500 posti.

Tutte le informazioni sull’imposta di soggiorno sul sito del Comune di Genova