“Dopo di noi”, prorogata la scadenza per alloggi familiari e co-housing sociale
È stata prorogata al 18 settembre prossimo la scadenza del bando rivolto agli Enti del Terzo Settore e ad associazioni di famiglie per la presentazione di progetti per il “Dopo di Noi”: l’obiettivo è sostenere interventi infrastrutturali per realizzare soluzioni di alloggio di tipo familiare e di co-housing sociale dedicate alle persone con disabilità grave prive di supporto familiare.
Il bando ha una dotazione di 500 mila euro per la realizzazione di soluzioni alloggiative innovative attraverso il possibile pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti e attrezzature per il funzionamento degli alloggi stessi (domotica), anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra le persone con disabilità. L’avviso pubblico è pubblicato sul sito istituzionale della Regione.
Il bando fa parte di una più ampia progettualità rivolta al sostegno delle persone disabili prive del sostegno familiare, che ha visto uno stanziamento di oltre 1,9 milioni di euro, di cui 1,4 dedicati ai progetti individuali e, appunto, 500 mila per il bando prorogato.
“Con questa proroga – spiega l’assessore alle Politiche sociali Giacomo Giampedrone – ampliamo i tempi per aderire al bando, dando più possibilità agli enti del terzo settore e alle associazioni di famiglie di partecipare: si tratta di una opportunità importante per venire incontro alle necessità abitative delle persone con disabilità, in particolare a coloro che sono purtroppo privi del sostegno dei genitori”.
Le risorse stanziate serviranno: per accompagnare l’uscita della persona disabile dal nucleo familiare di origine o per evitarne l’istituzionalizzazione a favore di soluzioni di alloggio che riproducano il più possibile le condizioni dell’ambiente di origine; per interventi di supporto alla domiciliarità attraverso soluzioni di alloggio familiare o di co-housing; per programmi di accrescimento della consapevolezza e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana per raggiungere il maggior livello di autonomia possibile anche attraverso tirocini finalizzati all’inclusione sociale e alla riabilitazione; in via residuale, per interventi di permanenza temporanea in soluzioni abitative extra familiari.
Potranno presentare domanda di contributo gli enti del Terzo settore con esperienza almeno triennale nell’assistenza alle persone disabili e le associazioni di famiglie costituite con le finalità previste. L’erogazione del contributo per i progetti selezionati è affidata a Filse.