Matteo Melchiorre vince Alassio 100 libri
Matteo Melchiorre con il “Il Duca” ed. Einaudi si aggiudica la 29• edizione del Premio Alassio Centolibri Un Autore per L’Europa.
E’ un romanzo che con grande onestà, e umiltà, torna a una forma antica, in cui la trama ruota attorno a un fatto (o più di un fatto) e alle conseguenze che questo comporta o minaccia di comportare: l’interiorità dei personaggi è, in definitiva, in certa misura, accessoria. E, a questo, i lettori di letteratura italiana contemporanea non di genere, sono oramai quasi del tutto disabituati. Melchiorre, inoltre, non teme di sfidare il lettore con una scrittura voluttuosa che indugia sulle descrizioni e le emozioni le fa intuire con misura, senza gridarle.
Matteo Melchiorre, classe 1981, dopo aver svolto attività di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università degli Studi di Udine, è diventato ricercatore assegnista presso lo IUAV di Venezia. Si occupa di storia economica e sociale del tardo Medioevo e di edizione di fonti. Tra i suoi saggi storici si ricordano: A un cenno del suo dito. Fra Bernardino da Feltre (1439-1494) e gli ebrei (Unicopli 2012), Conoscere per governare. Le relazioni dei Sindici inquisitori e il dominio veneziano in Terraferma (1543-1626) (Forum 2013), “Ecclesia nostra”. La cattedrale di Padova, il suo capitolo e i suoi canonici nel primo secolo veneziano (1406-1509) (Istituto Storico Italiano per il Medioevo 2014) e Il Chronicon bellunense (1383-1412) di Clemente Miari (Viella 2015). Tra le opere narrative si ricordano: Requiem per un albero. Resoconto dal Nord Est (Spartaco 2004, 2007); La banda della superstrada Fenadora-Anzù (con vaneggiamenti sovversivi) (Laterza 2011), La via di Schenèr. Un’esplorazione storica nelle alpi (Marsilio 2016, Premio Mario Rigoni Stern 2017 e Premio Cortina 2017) e Storia di alberi e della loro terra (Marsilio 2017). Per Einaudi ha pubblicato Il Duca (2022 e 2023).