Taggia, firmato l’accordo con l’Asl 1 Imperiese per due nuove case di comunità negli spazi concessi gratuitamente da Rfi

Taggia, firmato l’accordo con l’Asl 1 Imperiese per due nuove case di comunità negli spazi concessi gratuitamente da Rfi

“Con la firma di oggi andiamo ad avviare la realizzazione delle due nuove case di comunità di Taggia e Ventimiglia. Sono due punti che si aggiungono ai presidi territoriali esistenti e che rappresentano un ottimo esempio di collaborazione con Rfi, che ha concesso gratuitamente questi spazi, oltre a fornire un’ulteriore segnale dell’impegno che l’amministrazione sta ponendo su questo territorio”.
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in occasione della firma dei contratti d’uso gratuito per due spazi messi a disposizione da Rfi all’Asl 1 Imperiese: il primo piano della stazione ferroviaria di Arma di Taggia e l’ex deposito locomotive Eiffel a Ventimiglia, che ospiteranno due case di comunità. Sono intervenuti anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana, l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola.
“Come Regione stiamo investendo moltissimo su questa zona, come dimostra l’ospedale di Bordighera che diventerà pienamente operativo il primo gennaio, o il presidio unico di Taggia che a novembre andrà in progettazione urbanistica, oppure ancora la riapertura del punto nascita di Sanremo – aggiunge Toti – Sono tutti segni concreti dello sforzo della Regione per creare una sanità sempre più vicina ai cittadini. Siamo di fronte alla sfida per il mantenimento del servizio sanitario come lo conosciamo: entro il 2026 verranno messi sul tavolo tutta una serie di strumenti, Case di comunità, Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali, strumenti che servono sostanzialmente a separare ciò che deve essere preso in carico dall’ospedale, malattie acute, emergenze, e ciò che richiede l’utilizzo di grandi tecnologie, da tutto ciò che è media e bassa complessità e che invece deve necessariamente essere diretta alla medicina del territorio. Le due Case di comunità di Taggia e Ventimiglia rappresentano operazioni che vanno nel solco di questa filosofia –conclude Toti – Si tratta di un sistema in cui dobbiamo sostanzialmente raccogliere a fattor comune tutte le prestazioni che sono oggi distribuite e che invece torneranno in un unico alveo”.