Entra nel vivo il progetto del Comune di Genova per il restauro e la valorizzazione dei forti
Cantieri già partiti a Santa Tecla, Puin e Belvedere; forte Begato in fase di pre-cantierizzazione e Tenaglie in progettazione esecutiva, mentre sarà inaugurata a fine 2024 la strada dei forti, il nuovo percorso ciclo-pedonale attrezzato tra il Diamante e piazza Manin.
Entra nel vivo il progetto del Comune di Genova per il restauro e la valorizzazione della cinta muraria e del sistema dei forti. Una rete integrata di interventi volti a restituire le antiche fortificazioni genovesi a residenti e visitatori, coniugando l’attenzione per il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico alla valorizzazione a scopo turistico, con benefici dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la città e per tutto l’entroterra genovese.
Il progetto, che cuba complessivamente quasi 28 milioni di euro tra restauro dei primi 5 forti (19,21 milioni) e strada dei forti (8,6 milioni), a cui aggiungere 40,5 milioni per la funivia di Begato e 2 per l’acquedotto storico, per un totale di circa 70 milioni di euro, è finanziato con risorse Pnrr e rientra tra i 14 interventi strategici nazionali per il recupero di complessi di elevato valore storico e architettonico, e di grande significato culturale, in stato di abbandono o bisognosi di radicali azioni di restauro.
Grazie alle progettualità sviluppate dai suoi uffici, il Comune di Genova ha potuto beneficiare di un importante stanziamento economico destinato a strappare al degrado e all’abbandono, attraverso un elaborato piano di recupero e rivitalizzazione, quella che con i suoi 19 km è a tutti gli effetti la più lunga cinta muraria d’Europa, seconda a livello mondiale solo alla Grande Muraglia cinese.
Un ambizioso programma di riqualificazione che l’Amministrazione ha già cominciato a mettere a terra con lavori in parallelo, nell’ottica di ottimizzare i tempi e arrivare, nel medio-lungo periodo, al rilancio complessivo delle antiche fortificazioni militari genovesi.
Forte Begato, in particolare, diventerà l’hub del sistema dei forti: pensato come punto di accoglienza di turisti ed escursionisti, vedrà l’allestimento di info-point, bike-rent con bagni e docce, area pump-track/bike-school, locale ciclo-officina per le piccole riparazioni delle biciclette (muscolari ed elettriche). Lungo la strada dei forti saranno installate bacheche informative e totem digitali per scoprire e approfondire la storia delle antiche fortificazioni militari genovesi. Inoltre, è prevista l’illuminazione scenografico-monumentale dei forti Begato, Sperone, Puin, Diamante e Fratello Minore.
«Siamo al lavoro per rilanciare il sistema dei forti che per troppi anni è stato abbandonato e finalmente adesso è pronto a rinascere – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – L’obiettivo è quello di restituire le fortificazioni a residenti e turisti, con un occhio di riguardo al patrimonio storico, architettonico e paesaggistico e alla valorizzazione turistica, che porteranno benefici dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la Città e per tutto l’entroterra genovese. Sarà uno spettacolo unico poter ammirare Genova da queste meravigliose vallate».
«Il piano di recupero e rifunzionalizzazione del circuito delle antiche fortificazioni di Genova è un progetto di amplissimo respiro con cui vogliamo valorizzare un patrimonio storico e artistico di grande interesse internazionale – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi – Un investimento complessivo di quasi 70 milioni di euro di fondi Pnrr per ripristinare i primi cinque forti e renderli finalmente usufruibili a genovesi e turisti che potranno scoprire, frequentare e vivere luoghi speciali e dall’altissimo valore paesaggistico e culturale, nel segno della massima accessibilità e sostenibilità. Dopo il restauro dei primi cinque forti e la realizzazione del percorso ciclo-pedonale tra piazza Manin e il Diamante, la nostra intenzione è di proseguire con la riqualificazione di tutta la cinta muraria: un obiettivo molto ambizioso a cui abbiamo già cominciato a lavorare con i nostri uffici, il cui contributo è stato determinante per l’aggiudicazione dei finanziamenti, l’elaborazione e la messa a terra delle progettualità di restauro e rivitalizzazione dei primi cinque Forti e del percorso ciclo-pedonale tra piazza Manin e il Diamante».
«Chi vive a terra ammira il mare di Genova e chi va per mare ammira anche i suoi monti: la ricetta di Genova mare e monti, grazie a questa massiccia opera di recupero e di valorizzazione del sistema dei Forti, prende forma e diventa centrale anche nella pianificazione e nello sviluppo economico del territorio – commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro e Urbanistica Mario Mascia – Nell’urban planning stiamo mappando tutti i punti di raccordo cittadini al sistema dei Forti, anche quelli meno noti ma proprio per questo più sorprendenti ed attrattivi per imprenditori e associazioni. I Forti che fanno da corona al conglomerato urbano diventano così occasione di riscoperta, valorizzazione e presidio sociale anche delle zone periferiche che fungono da connettivo urbano ed extraurbano. L’obiettivo è incentivare genovesi, e non, a fruire del verde dei Forti non solo per sport e per svago ma anche per studio e per lavoro: in questo senso, la sentieristica dei Forti viene presidiata anche da una rete di fibra ottica che consente a chi va per monti di rimanere connesso e continuare ad usufruire di tutto quanto orbita intorno al suo smartphone».
«Il rilancio del sistema dei forti è il frutto di un complesso lavoro che nasce da lontano, nel quadro di un programma di valorizzazione generale di cui il Comune di Genova è stato protagonista insieme al segretariato generale Mibact e all’Agenzia del Demanio – sottolinea l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca – Oggi stiamo raccogliendo i frutti di questa importante sinergia che ha consentito, negli ultimi anni, di perfezionare l’acquisizione degli immobili e delle aree che, dopo tanti anni di abbandono, hanno cominciato a vedere la luce e che diventeranno, nel medio-lungo periodo, una straordinaria vetrina nazionale e internazionale per Genova, oltre che un importante fattore di arricchimento economico e culturale per la città».
«Le antiche fortificazioni militari che circondano Genova dall’alto rappresentano una ricchezza storica e architettonica di inestimabile valore, per la Città e per tutto l’entroterra – aggiunge il consigliere delegato alla Tutela e Sviluppo delle vallate Alessio Bevilacqua – Infatti, il complesso lavoro che si sta portando avanti per il restauro e la valorizzazione dei Forti e sulla rete sentieristica avrà effetti molto positivi sulle nostre vallate, che vedranno aumentare la loro attrattività e migliorare la loro accessibilità grazie ai vari collegamenti escursionistici, con benefici dal punto di vista economico, produttivo e sociale. Fondamentale, in questo senso, la sinergia con le associazioni del territorio che, con il loro impegno quotidiano, ci aiutano a valorizzare l’entroterra e il suo importante patrimonio paesaggistico, di produzioni artigianali ed enogastronomiche».
Il progetto del sistema dei forti comprende il restauro di Santa Tecla, Puin, Belvedere, Tenaglie, Forte Begato e la realizzazione del percorso ciclo-pedonale della Strada dei Forti, di collegamento tra il centro città e il crinale tra Val Polcevera e Val Bisagno.
Il restauro dei forti
Forte Belvedere
Allo stato attuale, le pertinenze storiche e le connessioni pedonali esistenti versano in uno stato di parziale degrado, come pure la strada di accesso al complesso. Inoltre, alcune parti storiche non sono visibili in quanto ricoperte da detriti e folta vegetazione.
Il progetto di restauro del forte Belvedere ne prevede la trasformazione in parco urbano pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, punti panoramici, attrezzature per l’attività fisica, aree riposo e picnic. Oltre a continuare a ospitare servizi a carattere sportivo e sociale, diventerà un ecosistema con diverse componenti per diventare una nuova risorsa per il quartiere e per la città.
Nel dettaglio, gli interventi progettuali prevedono: il restauro e la valorizzazione delle parti storiche fortificate, anche con un’illuminazione scenografica dei manufatti monumentali; il recupero a fini culturali degli spazi sotterranei che venivano usati come magazzini, polveriera e luogo dove rifugiarsi; la valorizzazione dei bunker/postazioni anti-aeree della Seconda Guerra Mondiale; la creazione di un parco urbano prevalentemente pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, con la sua messa in sicurezza tramite ringhiere e parapetti; la realizzazione di diversi punti di vista e belvedere a quote diverse per godere dell’ampia vista che inquadra il Golfo Ligure e le colline genovesi; la riconnessione con la città e l’abitato circostante sfruttando la sua collocazione geografica e l’ormai storicizzata presenza del complesso nell’immaginario degli abitanti del quartiere; il recupero dell’ulteriore percorso storico pedonale di Salita Millelire; la realizzazione di attrezzature dedicate all’attività fisica outdoor adatte a tutte le fasce di età; la predisposizione di aree di riposo con panchine e aree picnic.
I lavori, iniziati nel gennaio 2024, si concluderanno entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 5,5 milioni di euro.
Forte Tenaglie
Il progetto di recupero di Forte Tenaglie prevede la sua trasformazione in un centro per attività assistenziali, sociali e solidali, destinato ad attività del terzo settore insieme ad aree didattiche, formative e di accoglienza.
In particolare sono previsti: il restauro conservativo del manufatto fuori terra colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica indipendente al suo interno; il recupero delle aree della caserma ipogea e dei tre livelli interrati.
L’inizio dei lavori è previsto nel marzo 2024 per concludersi entro luglio 2025. Finanziamento complessivo 3,74 milioni: 3,4 milioni di euro di fondi Pnrr più 340.000 euro di fondi Foi (Fondo opere indifferibili).
Forte Puin
Il progetto di restauro e valorizzazione di forte Puin ne prevede la trasformazione in un punto di sosta ed accoglienza lungo i percorsi escursionistici della strada dei forti.
L’intervento di restauro conservativo ha l’obiettivo di ripristinarne le condizioni di sicurezza attraverso una serie di consolidamenti strutturali, il rifacimento della copertura e la ricostituzione del piccolo corpo di fabbrica retrostante detto “Casamatta“. Lo stato di conservazione del corpo di fabbrica appare buono. Per quanto riguarda invece le strutture murarie, all’esterno necessitano di manutenzione programmata senza interventi strutturali e all’interno, a causa del prolungato abbandono, si rendono necessari interventi sulle strutture e sugli impianti, oltre a lavori di risanamento e di restauro.
Gli interventi insisteranno principalmente sul torrione e sulla “Casamatta”. Per il torrione sono previsti all’esterno il ripristino della pavimentazione e della scala della copertura, attualmente in pessimo stato, la sistemazione dei parapetti in mattoni lesionati e l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. All’interno si ripristineranno gli intonaci degradati e la volta al piano terra.
Il cantiere è iniziato nel novembre 2023 e terminerà entro l’ottobre 2024: il finanziamento complessivo ammonta a 720.000 euro.
Forte Begato
Il Polo di forte Begato diventerà l’hub di accoglienza di sistema dei forti: la Funivia connetterà la città, i forti e il Parco delle Mura, e l’edificio della caserma diventerà un polo ricettivo, culturale e museale, con aree dedicate a servizio dell’arena esterna, aree didattiche, aree destinate all’accoglienza, sala convegni, sala ristorante e una foresteria per accogliere circa 20 posti letto.
I lavori prevedono una manutenzione straordinaria focalizzata a due obiettivi principali: ripristino del forte e interventi di restauro atti a riportare gli ambienti interni all’assetto originario. Forte Begato sarà completamente accessibile alle persone con disabilità e a capacità motoria ridotta, grazie anche alla realizzazione di un ascensore.
I lavori inizieranno nel marzo 2024 per concludersi nell’ottobre 2025. Il finanziamento complessivo ammonta a 7,5 milioni di euro.
Forte Santa Tecla
L’obiettivo del progetto è di trasformare Forte Santa Tecla in un presidio per la valorizzazione e promozione del territorio e di attività culturali, educative e ricreative.
I lavori consistono in: messa in sicurezza dei percorsi pedonali esterni di accesso mediante la realizzazione di parapetti a difesa dalle cadute accidentali; nuove pavimentazioni; nuova illuminazione a norma; la sistemazione dei camminamenti interni; ristrutturazione dell’attuale percorso carrabile; risanamento delle murature storiche ammalorate atte a garantire l’inviolabilità del percorso all’interno del fossato del Forte; abbattimento o eliminazione delle barriere architettoniche; restauro dei manufatti originali; collocazione di inferriate e/o nuove cancellate per garantire l’interdizione delle aree in cui l’accesso è precluso; rimozione delle macerie in corrispondenza del ponte attualmente invisibile presso i pilastri di accesso carrabile.
A livello impiantistico il progetto prevede la realizzazione di servizi igienici (in sostituzione di quelli esistenti al piano terra) e di una nuova condotta fognaria a gravità e il relativo allaccio alla rete comunale. Le lampade a led sostituiranno quelle obsolete, inoltre saranno collocati dei punti luce su palo per illuminare i percorsi carrabili dotati di doppio diffusore per garantire anche l’illuminazione pedonale: infine, sarà installato un nuovo impianto di illuminazione scenografica della cortina muraria esterna.
I lavori sono partiti nel dicembre 2023 e termineranno nell’ottobre 2024, con un finanziamento complessivo di 1,75 milioni di euro.
La strada dei forti
Un percorso turistico attrezzato, lungo 13 km, per collegare la città ai cinque forti (Begato, Sperone, Puin, Diamante, Fratello Minore) collocati lungo lo spartiacque tra val Bisagno e val Polcevera. È la strada dei forti, che attraversando tre contesti paesaggistici diversi tra loro – urbano, periurbano, montano – li mette in connessione per migliorare l’accessibilità ad una porzione di rilievo del sistema dei forti genovesi, consentendo a residenti e turisti di raggiungerli, frequentarli e viverli in sicurezza, libertà e autonomia.
Partendo da piazza Manin, il percorso della strada dei forti si snoda lungo viali alberati seguendo le mura di San Bartolomeo e arrivando al Righi, salendo sempre in parallelo alle mura e costeggiando i forti Castellaccio e Sperone a quota 512 metri. Quindi, proseguendo attraverso strade bianche e sentieri, il percorso raggiunge il crinale tra la val Polcevera e la Val Bisagno, dove il forte Diamante svetta in posizione dominante a 667 metri sul livello del mare.
Non solo un collegamento tra Genova e forte Diamante: la strada dei forti rappresenta una porta d’ingresso alla zona collinare genovese, collegando la città all’entroterra attraverso l’Alta Via dei Monti Liguri fino al Parco regionale naturale dell’Antola.
Ad oggi è stato completato circa il 50% dei lavori, avviati nel gennaio 2023 e in via di conclusione entro fine 2024. I cantieri hanno interessato il tratto di crinale tra il Cancello dell’Avvocato e Forte Diamante e il tratto periurbano mentre la zona urbana, risultando più facilmente accessibile, sarà oggetto di interventi più limitati nell’ultima fase di cantiere.
L’investimento complessivo è di 8,6 milioni di euro.
Diverse le tipologie dei lavori effettuati e/o in programma:
– Pulizia vegetazionale e lavori sul verde: decespugliamento infestanti, anche con cippatura del materiale tagliato e spandimento in loco del cippato; potature finalizzate al contenimento delle alberature interferenti con le lavorazioni
– Impianti: realizzazione nell’area di crinale di una rete impiantistica per la fornitura di energia elettrica di media e bassa tensione per tutti i Forti coinvolti nel progetto, unitamente alla rete di fibra ottica e alla rete di approvvigionamento idrico. Ad oggi sono stati installati i cavi della fibra ottica, della media e bassa tensione e della rete di approvvigionamento idrico, oltre alla nuova cabina Enel presso la sella del Diamante
– Interventi di sistemazione del sentiero: opere legate alla riqualificazione del sedime del percorso mediante interventi di movimentazione del terreno – scavi e riporti – e di realizzazione di nuove pavimentazioni. È stata effettuata una limitata riprofilatura lato monte per ristabilire l’originaria larghezza del sedime a 2,5 metri. Allo scopo di riproporre una tipologia di pavimentazione in linea con gli stessi contenuti paesaggistici dello stato di fatto, lo strato di finitura è stato definito, di concerto con la Soprintendenza, attraverso tre diverse tipologie: terra stabilizzata con leganti naturali; terra stabilizzata senza leganti; pietra e cemento. Un intervento particolare è quello realizzato lungo il sentiero che sale al forte Diamante, dove sono stati ripristinati alcuni tratti dell’acciottolato che erano andati distrutti nel tempo
– Opere di ingegneria naturalistica: opere realizzate per il contenimento delle attività erosive e per favorire la regimazione delle acque superficiali
– Elementi architettonici: il progetto prevede l’inserimento lungo il tracciato, in area di crinale, di due punti ristoro, localizzati in tratti strategici e destinati alla promozione di prodotti locali dell’entroterra e al presidio del sentiero. Si tratta di strutture in legno di dimensioni ridotte (6,50 x 4,50 m), dotate di pannelli fotovoltaici e punti di ricarica per le bici elettriche. Lungo il tracciato saranno anche realizzate delle aree picnic con tavoli-panca in legno e delle chaise longue in legno per consentire all’escursionista di rilassarsi ammirando il panorama
– Regimazione delle acque e opere di drenaggio: per contrastare l’erosione superficiale dovuta alla mancata regimazione delle acque di ruscellamento, soprattutto nelle tratte a maggiore pendenza, nelle aree periurbana e di crinale è stata prevista la regimazione delle acque superficiali attraverso la posa di canalette trasversali e longitudinali al percorso. Le canalette trasversali, posate nello spessore della pavimentazione, scaricheranno direttamente in quelle longitudinali e le acque saranno allontanate tramite sistemi dissipatori costituiti da sistemi drenanti in pietrame e/o legname (palizzate) paesaggisticamente compatibili con il contesto
– Arredi e segnaletica: oltre ai tavoli-panca e le chaise longue in legno, è prevista l’installazione di altri elementi per accogliere il visitatore e guidarlo alla scoperta della Strada dei Forti e delle sue bellezze quali: bacheche informative sulla storia dei Forti e sugli aspetti ambientali del contesto, in legno, e totem in acciaio corten nella zona più urbana; fontanelle presso le aree picnic in progetto; staccionate in legno nei punti più esposti; staccionate in legno nei punti più esposti. Tra gli allestimenti più significativi, sono da citare una terrazza panoramica che verrà realizzata su un tratto di crinale particolarmente ben esposto per fornire una vista del paesaggio a 360° (zona incrocio Fratello Minore-Forte Diamante) e una segnaletica a completamento di quella esistente con indicazioni più dettagliate sui tempi di percorrenza e sulle destinazioni. Il progetto della segnaletica è frutto della collaborazione attiva con alcune delle associazioni di biker e di escursionisti maggiormente radicate sul territorio genovese.