Piani di gestione pesche speciali, si muovono Regione e Camera di Commercio
“Continuiamo a portare avanti con forza il “Piano di gestione delle pesche speciali”, nella fattispecie del “Bianchetto” agli organi competenti come la DG MARE (Direzione generale degli Affari marittimi e della pesca) e il MASAF (Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste)”. Così il vice presidente della Regione Liguria e assessore alla Pesca Alessandro Piana sulla situazione di stallo che ha evidenziato al Ministero, chiedendo un intervento presso la DG MARE Commissione europea finalizzato a sbloccare il periodo di pesca del Bianchetto. “Questa forma di pesca è di particolare rilievo per la Liguria, praticata da secoli come significativa fonte di integrazione economica, seppur limitata ad un breve periodo invernale”, continua il vice presidente.
Per questo Regione Liguria ha già presentato nel 2023 il “Piano di Gestione del Bianchetto per la pesca in Liguria , dopo studi e monitoraggi pluriennali con l’Università degli Studi di Genova, i Flag Liguri e il Sistema Camerale Ligure ( Camera di Commercio Riviere di Liguria e Camera di Commercio Genova), per garantire scientificamente una gestione oculata del novellame di sardine con adeguati parametri biologici di tutela, ricevendo tra l’altro a Bruxelles dal Comitato tecnico scientifico ed economico (CSTEP) nella sua sessione plenaria di novembre il riconoscimento della buona strutturazione del dossier.
“Chiediamo, a seguito della nota della DG MARE (seppur non pervenuta alla Regione in forma ufficiale) e della situazione di stallo – conclude l’assessore Alessandro Piana – un urgente riscontro formale dalla Commissione europea. Non ci accontenteremo di rinvii insussistenti frutto più di ideologia che di fondatezza. Abbiamo già presentato la situazione anche all’ultimo Tavolo Blu”. Presenti le Associazioni regionali di categoria del settore pesca e acquacoltura (Coldiretti impresa pesca – Confcooperative FedAgriPesca Liguria – Legacoop Dipartimento pesca Liguria) che, per voce di Daniela Borriello, Augusto Comes e Lara Servetti congiuntamente “ribadiscono le forti perplessità rispetto a quanto indicato dagli uffici della DG MARE, ricordando l’impegno preso con le marinerie Liguri, finalizzato alla riapertura di questa tradizionale pesca, fonte di reddito per il comparto della piccola pesca ligure oltre ad essere considerato un prodotto di eccellenza della gastronomia ligure e forniranno già da ora tutto il supporto politico e tecnico a Regione Liguria e al GAL FISH Liguria per far sentire la voce dei pescatori a Bruxelles”.
Prosegue il presidente del GAL FISH Liguria Enrico Lupi: “è evidente il notevole impegno dei FLAG liguri nella sperimentazione autorizzata nel 2020 per la pesca del bianchetto, nonostante le sfide legate all’epidemia di COVID-19. L’utilizzo di un’app per acquisire dati in tempo reale dimostra l’approccio tecnologico per garantire una pianificazione attenta e la valutazione costante dei risultati, elementi fondamentali per assicurare un utilizzo efficace delle risorse. La strategia di supporto e tutela del GAL FISH Liguria riflette l’importanza attribuita a questa pesca tradizionale nel contesto regionale che non possiamo permetterci di perdere”.