Il Liguria Rigenera Tour fa tappa nell’entroterra imperiese
Il Liguria Rigenera Tour fa tappa nell’entroterra imperiese e, in particolare, in valle Impero e Arroscia.
Qui l’assessore regionale all’Urbanistica e all’Edilizia Marco Scajola ha svolto una serie di sopralluoghi per visionare cantieri avviati, in fase di conclusione e in progetto.
Primo tra questi ad Aurigo dove l’assessore ha incontrato il sindaco Angelo Arrigo per il progetto che prevede opere di recupero, riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico del paese partendo dalla razionalizzazione della rete idrica e dalla sistemazione dei sottoservizi e della pavimentazione.
Nel dettaglio il progetto, in fase di finanziamento per 225mila euro, riguarda un primo stralcio funzionale di via Federico Bianco di San Secondo.
“L’entroterra è una ricchezza della Liguria da valorizzare – spiega l’assessore regionale all’Urbanistica e all’Edilizia Marco Scajola -. Attraverso il Programma Regionale di rigenerazione urbana dal 2021 a oggi abbiamo stanziato risorse mai viste prima in questi territori. Nel solo imperiese parliamo di circa 6 milioni di euro con interventi in 26 diversi Comuni. Aurigo, Chiusavecchia e Rezzo sono tra questi con opere funzionali per gli abitanti, ma anche per un rilancio turistico di queste aree sul quale da tempo lavoriamo”.
Dopo Aurigo l’assessore Scajola ha fatto visita al cantiere della ciclopedonale di Chiusavecchia insieme al sindaco Luca Vassallo. 430mila euro di lavoro, di cui 250mila provenienti da risorse regionali suddivisi in due lotti per realizzare una pista che colleghi la parte bassa del paese sviluppandone la mobilità pedonale e riqualificando, al contempo, un’area fortemente degradata.
Dalla valle Impero all’Arroscia con un sopralluogo, insieme al primo cittadino Renato Adorno, a Rezzo, in frazione Cenova, dove è in fase di conclusione la riqualificazione della piazza dell’Oratorio. Un intervento che ha consentito di agevolare il recupero generale del borgo duramente colpito dalle alluvioni del 2019 e 2020 con un costo complessivo di 220mila euro di cui 198mila stanziati da Regione.