Caterina Sambin eletta presidente degli Industriali savonesi

Caterina Sambin eletta presidente degli Industriali savonesi

Per la prima volta nella sua storia, a guidare l’Unione industriali della provincia di Savona sarà una donna. E’ Caterina Sambin eletta presidente dall’assemblea e resterà in carica fino al gennaio 2029. Tutto si è svolto senza sorprese come suggerito dalla Commissione dei presidenti precedenti e come da designazione all’unanimità del Consiglio Generale dell’Unione Industriali. L’assemblea ha anche approvato il programma di mandato e ha eletto i vicepresidenti: Simone Azzoaglio (Banco Azzoaglio), Massimo Baccino (MB Geoteams), Luca Bollettino (Verallia), Luca Gaggero (Infineum), Gerardo Ghiliotto (BUT), Silvano Saba (Alstom), Ai vicepresidenti elettivi vengono affiancati nel Consiglio di Presidenza, i vicepresidenti di diritto, Giacomo Vanara (Presidente Gruppo Giovani dell’Industria) e Cesare Librici (Presidente Comitato Piccola Industria) e il past-presidente Enrico Bertossi. La squadra di presidenza ècompletata dagli invitati permanenti dalla Presidente: Agata Gualco (Aziende Dolciarie Riunite, Sassello), Stefania Piccardo (Presidente Unione Provinciale Albergatori), Enrico Melloni (Mercitalia), Santi Casciano (Vado Gateway), Diego Vernazza (Vernazza Autogrù, per il Gruppo Territoriale Vado-Quiliano), Carlo Zaccone (Cabur, per il Gruppo Territoriale Valbormida). «Ho voluto sintetizzare il nostro programma, vasto e profondo, su tre punti che ritengo prioritari dell’azione di mandato. Questi sono rappresentati da infrastrutture, capitale umano e politica industriale intesa come attrattività del territorio. Sul primo fronte, mi riferisco a rete autostradale, ferroviaria, servizi al Porto e opere di pubblica utilità. Sul secondo fronte il pensiero va alla formazione, ai collegamenti con le scuole superiori e l’università, alla divulgazione di informazioni organizzate sul tessuto delle imprese. L’incentivazione di storici e incisivi progetti dell’Unione come Fabbriche Aperte dovranno aiutarci, ulteriormente, a lenire il problema della scarsità di risorse qualificate e di risorse in generale evitando che le imprese si facciano concorrenza nell’attrarre le persone. Infine, il dovere di attirare nuovi investimenti e aziende partecipando attivamente alle decisioni che vedono coinvolti i nostri territori senza subire decisioni prese altrove in assenza di rappresentanti: la mancanza di rappresentatività istituzionale, infatti, disegna una delle grandi assenze del Savonese. La femminilità? Sono, ovviamente orgogliosa d’essere la prima presidente in rosa. Ma più delle etichette serve la concretezza di decisioni reali».