La quindicesima edizione di Terreni Creativi Festival si apre il 1 agosto all’Ortofrutticola di Abenga.

La quindicesima edizione di Terreni Creativi Festival si apre il 1 agosto all’Ortofrutticola di Abenga.

Terreni Creativi Festival, realizzato dalla compagnia Kronoteatro, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Linee guida per progetti nell’ambito della cultura contemporanea 2024, con il contributo di Comune di Albenga, Regione Liguria, Fondazione A. De Mari-Cassa di Risparmio di Savona, L’Ortofrutticola, Azienda Bio Vio, RB PLant, Coldiretti Savona, Coop Liguria e in collaborazione con Associazione Scenario e Teatro Nazionale di Genova.

Il festival inizia giovedì 1 agosto, alle ore 19,45 a L’Ortofrutticola (Regione Massaretti, 30/1 – Bastia d’Albenga) con La misura di Collettivo Lunazione, compagnia vincitrice del Premio Scenario Periferie 2019. Eduardo Di Pietro dirige Mariachiara Falcone e Marco Montecatino nella vicenda di Italo Spinelli, dipendente FIAT in pensione che a 82 anni, dopo la morte della moglie, si laurea in Filosofia. La storia di Italo ispira Marco, l’attore che lo porta in scena, per compiere un duplice viaggio: quello dell’anziano studente e quello di Marco stesso, che forse cerca solo sollievo ad una personale esperienza di dolore. Alle ore 22,15, dopo l’aperitivoquasicena, Giuliana Majo, in Appreciation Society, assolo di danza interattivo, con la coreografia di Giuliana Mayo e la drammaturgia di Cosimo Lopalco, che utilizza la narrazione, la danza e il potere dell’immaginazione per esplorare i confini tra spettatori e performance. Utilizzando il formato della lecture performance, Giuliana Mayo accompagna con leggerezza e giocosità il pubblico nell’esplorazione di cosa significhi essere il miglior spettatore possibile, trasponendo il linguaggio usato nella cultura pop globale della salute, del benessere e della cura di sé in un contesto performativo estremamente lo-fi. Con la sua struttura semplice e il suo messaggio potente, Appreciation Society valorizza la danza come forma d’arte e la colloca nel contesto della cultura attuale come bene essenziale per i valori della società, ricordandoci che tutti noi vogliamo vivere in un mondo in cui sia possibile muoversi liberamente. Alle 22,45 Divine, diretto e interpretato da Danio Manfredini, scrittura che nasce dal romanzo di Jean Genet “Nostra Signora dei Fiori”, scritto nel 1944 nel periodo che Genet passò in carcere a Parigi. “Dalla complessità del romanzo ho estratto un ramo che è la storia di Divine, al secolo Louis Culafroy, un ragazzino che scappa di casa per condurre a Parigi una vita da travestito. L’incontro con Mignon, un ladruncolo e l’incontro con Nostra Signora dei Fiori, un giovane assassino, segneranno in maniera indelebile la vita di Divine. – dichiara Manfredini – Ho scritto questo canovaccio di sceneggiatura alla fine degli anni Novanta. Pensavo di farne un film invece diventò parte dello spettacolo teatrale “Cinema cielo”. Nella serata leggerò il canovaccio della sceneggiatura accompagnato dai disegni che feci allora: lo storyboard che traccia la parabola della vita di Divine”. Concluderà la serata, alle 23,45, il dj set di Guayaba, artista multidisciplinare e dj colombiana attualmente residente a Milano. I suoi set consistono in viaggi musicali in cui la cumbia, la champeta, la guaracha e i nuovi generi musicali latinoamericani sono attraversati da diverse sonorità psichedeliche ed elettroniche provenienti da molteplici scene underground: ritmi energici, carichi di storia di un popolo che ha trovato nel suono un mezzo per raccontarsi e resistere.