L’Unità Spinale dell’Asl 2 del Santa Corona ospita la troupe del film thriller “Spyne”

L’Unità Spinale dell’Asl 2 del Santa Corona ospita la troupe del film thriller “Spyne”

L’Unità Spinale dell’Asl 2 del Santa Corona ospita la troupe del film thriller “Spyne”. Il reparto specializzato del nosocomio pietrese, diretta dal dottor Antonino Massone, è stato scelto come location per alcune riprese del film scritto da Paolo Fittipaldi, diretto da Anna Antonelli e prodotto da Creations Factory, con il sostegno della Liguria Film Commission. Nonostante l’opera appartenga al genere thriller, il film affronta un tema di grande rilevanza sociale: la vita e le sfide quotidiane di una persona con lesione midollare. «Questa scelta – spiegano dalla direzione dell’Asl 2 – rappresenta un’importante occasione per accendere i riflettori non solo sull’Unità Spinale, ma anche sull’intera rete di strutture specializzate nella riabilitazione delle mielolesioni. Attraverso la narrazione cinematografica, si promuove una maggiore consapevolezza sulle difficoltà e le conquiste dei pazienti durante il loro percorso riabilitativo». Le scene dedicate alla riabilitazione offrono uno spaccato del recupero funzionale dopo una lesione spinale, contribuendo ad accrescere la comprensione e l’empatia verso chi affronta questa difficile condizione. «Di sicuro la rappresentazione cinematografica dell’Unità Spinale – aggiungono dalla direzione sanitaria dell’Asl 2 – favorisce un cambiamento positivo nella percezione delle disabilità, riducendo pregiudizi e promuovendo una visione inclusiva e rispettosa. Le riprese hanno rappresentato un momento di distrazione positiva per i pazienti, rompendo la routine quotidiana e offrendo un’occasione di svago e motivazione. La presenza della troupe ha avuto un impatto benefico sull’umore degli ospiti, supportando indirettamente il loro processo riabilitativo». Un progetto accolto con favore dai vertici dell’Asl 2: «E’ la dimostrazione di come l’arte e la medicina possano collaborare sinergicamente per raccontare storie di resilienza e superamento, umanizzando l’esperienza medica attraverso il potere del cinema. L’impegno e la dedizione del personale sanitario, rappresentati in questo contesto – precisano dalla direzione sanitaria – trovano una nuova forma di espressione, visibile a un vasto pubblico, valorizzando ulteriormente l’immagine dell’Unità Spinale e rafforzando il senso di appartenenza e orgoglio tra gli operatori». «Partecipare a una produzione cinematografica di rilievo è per l’Unità Spinale un’occasione unica per accrescere la propria visibilità mediatica e avviare possibili collaborazioni future con case di produzione e progetti educativi, contribuendo alla diffusione di temi legati alla salute e all’inclusione sociale” – afferma il dottor Antonino Massone- “Attraverso il film speriamo che il grande pubblico possa avvicinarsi con maggiore sensibilità alla realtà delle lesioni spinali, comprendendo la forza e la resilienza dei pazienti e delle loro famiglie, nonché l’impegno quotidiano dei professionisti del settore sanitario».