A Genova un viaggio nella storia dell’Ospedale Galliera e dei suoi protagonisti
Passato e futuro: la storia dell’Ospedale Galliera e dei protagonisti di allora, seguita dalla crescita e dalle scoperte in campo medico raccontate dagli specialisti di oggi. Un mix di bianco, nero e colori intitolato “Ritorno al futuro”, che offrirà ai cittadini una serie di incontri di informazione sanitaria, tra storia e innovazione.
Si partirà il 29 ottobre con il grande tema della Maternità, per passare al mondo della Genetica il 29 novembre e della Chirurgia il 13 dicembre. Gli incontri, ad ingresso libero e gratuito, vedranno la preziosa collaborazione dell’associazione “A Compagna”, “Alliance Française de Gênes” e “CreamCafè” che rispettivamente apriranno le porte delle loro sale per i diversi incontri del ciclo.
Racconti ed aneddoti del passato e della storia del Galliera, a cura dello storico e scrittore Domenico Carratta, saranno l’ouverture per parlare del futuro della sanità su specifici temi proposti in chiave divulgativa. I genovesi avranno la possibilità di confrontarsi con i medici del Galliera per diventare protagonisti della propria salute.
La chiave storica dell’iniziativa ha un significato duplice: raccontare un passato che ha fatto, in alcuni ambiti, la storia della medicina e ricordare il recente inserimento del Galliera tra gli Ospedali Storici Italiani. Nei mesi scorsi, infatti, è stato siglato dal Galliera l’accordo per entrare a fare parte dell’associazione ACOSI, di cui fanno parte Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, IRCSS, Centri di assistenza, Associazioni mutualistiche italiane, Musei di storia medico-sanitaria, in possesso di significativo patrimonio artistico, storico, culturale ed architettonico, che coniugano la propria tradizione di cura e assistenza attraverso servizi tuttora erogati alla popolazione, con azioni di conservazione, valorizzazione e promozione del proprio patrimonio artistico e culturale.
L’arte e la storia, come sottolinea ACOSI, aggiungono una precipua valenza alle attività ospedaliere, soprattutto all’interno di strutture sanitarie in grado di perpetuare nei secoli la propria vocazione assistenziale.
L’Ospedale Galliera di Genova, inaugurato il 14 marzo 1888, è un esempio preminente di architettura ospedaliera dell’Ottocento, concepito dall’Ing. Cesare Parodi per volontà della Duchessa Maria Brignole Sale.
Ma gli incontri del ciclo “Ritorno al futuro” non saranno solo dedicati agli appassionati di storia e arte. I cittadini potranno ascoltare alcuni specialisti che, partendo da un argomento specifico di salute, metteranno a disposizione la loro competenza e professionalità rispondendo a domande, chiarendo dubbi e fornendo anche informazioni utili, di servizio, attraverso un linguaggio semplice e divulgativo.
«E’ indubbio – dice Francesco Quaglia, Direttore generale del Galliera – che il nostro ospedale, che è portatore di un importante e consolidato retaggio storico, sia caratterizzato da un elevato pregio architettonico e artistico. Siamo fieri di questo passato, ma allo stesso tempo guardiamo al futuro, perché la sanità va avanti con le sue innovazioni in campo tecnologico, medico e di ricerca. Pertanto, tra gli importanti progetti sui quali stiamo procedendo, c’è quello relativo alla realizzazione di un Nuovo Ospedale che andrà ad affiancarsi allo storico. Una struttura innovativa dotata di grandi piastre diagnostico-ambulatoriali e aree dedicate ai livelli degenziali. L’edificio storico sarà oggetto di importanti lavori di riqualificazione e sarà destinato, in massima parte, alle funzioni di supporto al nuovo nosocomio; in particolare, vi troveranno sede le attività amministrative, tecniche e di ricerca, gli studi medici, la mensa, gli spogliatoi per il personale, le camere mortuarie. Gli spazi residui saranno a disposizione delle istituzioni, con finalità esclusivamente pubbliche e destinate alla collettività, con esclusione di qualsiasi riqualificazione residenziale. Ecco perché il ciclo di incontri che partiranno a breve, intendono coniugare queste due finalità: valorizzare e ricordare il passato e proiettarsi verso il futuro».