Turismo: in Liguria ad agosto crescono arrivi (+6,13%) e presenze (+1,89%)
Oltre 772mila turisti trainati dagli italiani che superano gli stranieri. Ancora in aumento gli statunitensi, quasi 22mila
Ad agosto 2024 crescono gli arrivi (+6,13%, in totale 772.346) e le presenze (+1,89%, 3.023.365) dei turisti in Liguria. A trainare sono in particolare gli italiani (387.665, +11,08%), che sono cresciuti in tutte e quattro le province. In aumento anche gli stranieri, seppure in maniera meno marcata (384.681, +1,56%) e con differenze territoriali.
Lo stesso trend si ritrova anche nelle presenze: sul totale di oltre 3milioni di presenze registrate ad agosto (3.023.365), quelle degli italiani sono 1.824.238 (in aumento del 3,06% sullo stesso periodo del 2023), mentre le presenze straniere sono 1.199.127 (+0,15%). È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Osservatorio sul Turismo della Regione Liguria.
Tra gli stranieri in visita in Liguria la maggior parte sono francesi (92.737, +2,55%), seguiti dai tedeschi (64.753, +0,59%) e dagli svizzeri (25.362, +1,74%). In calo i turisti provenienti dai Paesi Bassi (22.307, -6,43%), mentre continuano a crescere gli statunitensi (21.742, +7,76%).
Analizzando i dati territoriali, il numero maggiore di arrivi è in provincia di Genova (complessivamente 247.026) in aumento del +5,26%: la maggior parte dei turisti restano stranieri (151.76, +1,77%), ma si è registrato un boom dei turisti italiani cresciuti del +11,35% (95.265). In crescita anche le presenze (+3,11%, 735.999), anche in questo caso trainate dagli italiani (+6,5%) mentre restano stabili quelle degli stranieri (+0,40%).
La maggior parte dei visitatori stranieri in provincia di Genova sono francesi (31.576, +1,03%), seguiti dai tedeschi (22.980, +1,64%), e statunitensi (9.887, +7,27%).
In provincia di Imperia gli arrivi complessivi ad agosto sono stati 143.816, in aumento del +4,66%. Nell’estremo ponente ligure sono cresciuti in egual misura sia i turisti italiani (70.813, +4,05%), sia gli stranieri (73.003, +5,27%). Tuttavia il numero delle notti trascorse dai turisti si è ridotto: le presenze totali ad agosto sono state 617.890, con una contrazione del 0,27% rispetto allo stesso mese del 2023 dovuta, in particolare a vacanze più corte da parte degli italiani (presenze -0,64%).
Tra gli stranieri, saldi al primo posto, anche per la vicinanza, i francesi (26.686, +11,16%), seguiti da tedeschi (13.689, +0,65%) e svizzeri (4.576, +3,95%).
Numeri tutti in crescita nel savonese, in cui gli arrivi sono cresciuti più che nelle altre province: in totale i turisti ad agosto sono stati 224.622, in aumento del +9,45%. La maggior parte sono italiani (165.677), oltre 18mila in più rispetto allo stesso mese del 2023 (+12,24%), mentre gli stranieri sono 58.945, in aumento del 2,30%. Le presenze sono state in totale 1.157.531, in aumento del +3,53% (italiani +4,04%, stranieri +1,73%).
La provincia di Savona resta una meta gettonata dai tedeschi (15.473, +0,60%), in crescita anche i francesi (11.635, +9,32%) e gli svizzeri (8.429, +1,36%).
Nella provincia della Spezia gli arrivi sono stati 156.882 con una crescita del 4,28% rispetto ad agosto 2023: cresciuti gli italiani (8.121 unità in più, +16,99%) che hanno compensato il calo degli stranieri (-1,65%). Per quanto riguarda le presenze sono in leggera flessione (-0,77%): delle 511.945 notti trascorse, 308.253 sono da parte di stranieri (-1,48%), mentre quelle degli italiani sono in lieve aumento (+0,34%).
Turisti francesi primi anche nelle classifiche dello spezzino (22.840, seppure in calo del 6,88%), seguiti da tedeschi (12.611, -1,37%). Al terzo posto, in forte incremento, gli statunitensi (10.059, +6,33%).
«Possiamo dire che il trend è molto allineato rispetto all’agosto record dello scorso anno – spiega Antonio Carro, responsabile Cisl La Spezia -. Anzi ci sono dati in aumento come quelli degli arrivi. Complessivamente è la conferma del valore aggiunto anche in termini di indotto che il turismo porta al nostro territorio. Ora dobbiamo accelerare sempre di più per sviluppare un percorso di destagionalizzazione che vada ad ampliare l’offerta anche oltre il periodo estivo. E siamo convinti che il segmento del turismo possa e debba essere sviluppato di pari passo col rafforzamento dell’industria spezzina».
«Ci sono alcune vertenze aperte come l’Arsenale oppure il futuro di Leonardo, ma il recentissimo accordo con Rheinmetall mantenendo la governance italiana è garanzia di crescita occupazionale e sviluppo: bisogna lavorare testa bassa per risolvere questi dossier e iniziare una nuova stagione di rilancio. Poi ci sono eccellenze come Fincantieri e la nautica con i maggiori marchi, come Sanlorenzo, Ferretti e Baglietto che fanno parte del settore del Miglio Blu: abbiamo gioielli che devono essere valorizzati al massimo e questi dati dimostrando che stanno investendo nell’occupazione. Sbaglia chi pensa che turismo e industria non possano convivere e crescere insieme», dice Carro.