Genova per Lui: serata evento al Teatro Rina e Gilberto Govi di Bolzaneto in omaggio ad Alberto Lupo
Domenica 8 dicembre, alle ore 20:30, presso il Teatro Rina e Gilberto Govi di Genova Bolzaneto, si terrà “Genova per Lui”, una serata speciale dedicata alla memoria di Alberto Zoboli, conosciuto e amato dal pubblico come Alberto Lupo, grande attore e uomo di spettacolo nato proprio a Bolzaneto 100 anni fa.
L’evento è ideato da Simona Cappelli in collaborazione con la famiglia Zoboli e l’Associazione MazziniAlumni-Ets, ex allievi ed ex docenti del Liceo Classico G. Mazzini in cui Alberto si diplomò e che fornirà testimonianze e ricordi. Sarà inoltre allestita una piccola esposizione con le pagelle e alcune foto d’epoca dell’attore.
La serata vedrà la partecipazione di numerosi artisti e personalità della scena ligure, tra cui:
• Vito Molinari, storico regista Rai e pioniere della TV, che riceverà un riconoscimento alla carriera dal Teatro, il gipponetto di Govi. Racconterà del suo lavoro con Alberto Lupo, condividendo aneddoti sulla loro collaborazione.
• Stefania d’Ambrosio, colta e raffinata interprete della canzone d’autore, vocalist di Umberto Bindi, eseguirà due brani di Bindi e Lauzi accompagnata al pianoforte da Michele Micarelli (musicista e arrangiatore di Bindi). Stefania D’Ambrosio è considerata l’erede artistica di Bindi e dal 2003 propone concerti interamente dedicati al grande Artista genovese.
• Fred Chiosso, autore di spettacoli musicali, scrittore e figlio di Leo Chiosso, che svelerà la storia di “Parole, Parole”, brano iconico interpretato da Lupo con Mina.
• Vladi dei Trilli, che renderà un omaggio personale in dialetto ligure, apprezzato da Lupo.
• Le Note di Genova (Giampaolo Casu alla chitarra, Giulia Ermirio alla viola, Alberto Marafioti alle tastiere e Vladimiro Zullo alla voce) con Annarita Zoboli (pronipote di Lupo) che canterà “Parole, Parole” insieme al cantautore Alessandro Bellati.
Parteciperanno inoltre: lo storico del teatro Eugenio Buonaccorsi, il poeta Claudio Pozzani direttore del Festival internazionale di Poesia di Genova insieme a Tiziana Voarino direttrice del Festival internazionale del doppiaggio Voci nell’ombra e insieme ideatori del Premio Alberto Lupo giunti alla terza edizione,l’attore e direttore artistico del Teatro Govi Ivaldo Castellani, Gigi Zoboli in rappresentanza della famiglia, la cantante Gisella Cozzo, Tango inclusivo Genova e Dario il Leggendario, che presenterà il cortometraggio “I luoghi di Alberto Lupo” in collaborazione con l’Associazione MazziniAlumniEts che verrà trasmesso per l’occasione in anteprima.
Ad impreziosire il tutto verranno proiettate delle video testimonianze di alcuni personaggi noti dello spettacolo che che non hanno potuto essere presenti.
La serata sarà condotta dal critico ed esperto di cinema e teatro Andrea Schiavi, con il coordinamento artistico di Franco Fasano, autore e compositore legato alla Liguria.
L’ingresso è a offerta libera, e il ricavato al netto delle spese sarà devoluto alla Croce Verde Pegliese. Prenotazioni: https://ticket.cinebot.it/govi/evento/148_genova-per-lui-alber
Partner dell’evento: 44 Customer -investimenti e strutture recettive, Casa Luzzati, Lele Luzzati Foundation, La Band degli Orsi, WeCare, Il Pastario Salvatore (via Toti 3 , Genova)
Chi era Alberto Lupo
Alberto Lupo iniziò la carriera teatrale nel 1946 presso il Centro sperimentale “Luigi Pirandello” di Genova, dove rimase fino al 1952. Lavorò con grandi nomi del teatro italiano come Giorgio Strehler e Gino Cervi. Tuttavia, fu grazie alla televisione che conquistò il pubblico, in particolare quello femminile, per la sua voce profonda e magnetica e il suo fascino. Negli anni ’50 e ’60 fu il romantico interprete di sceneggiati come Capitan Fracassa (1958), Padri e figli (1958), Una tragedia americana (1962), I Giacobini (1962) e Resurrezione (1965). Memorabile il ruolo del dottor Manson ne La cittadella (1964). Negli anni ’70 si distinse anche come presentatore in programmi di intrattenimento come Teatro 10 (1971), dove nell’edizione successiva interpretò insieme a Mina la celebre sigla Parole, parole, parole.
Nel 1977, durante lo spettacolo teatrale Chi ha paura di Virginia Woolf?, fu colpito da una trombosi alla carotide e, dopo un lungo coma, affrontò una difficile riabilitazione. Con grande forza di volontà, riuscì a recuperare la voce e tornò a recitare in ruoli minori negli sceneggiati L’eredità della priora (1980) e L’amante dell’Orsa Maggiore (1983).