Raddoppio Andora-Finale, le osservazioni del Comune di Finale Ligure

Raddoppio Andora-Finale, le osservazioni del Comune di Finale Ligure

Nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) integrata con la Valutazione di Incidenza Ambientale e di verifica del Piano di Utilizzo delle Terre e rocce da scavo, riguardante il progetto definitivo per il raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, segnatamente nella tratta tra Finale Ligure e Andora, il Comune finalese ha presentato nei giorni scorsi le proprie osservazioni e note tecniche ai fini istruttori.

Il documento, inoltrato lo scorso 28 ottobre al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, esprime alcune perplessità circa gli aspetti legati alla sicurezza idraulica e altre componenti progettuali, portando inoltre all’attenzione del Mase l’integrazione e l’impatto di alcune delle opere legate al progetto redatto da Italfer sul territorio. La sicurezza, in particolare, è un concetto più volte richiamato nelle osservazioni.

In questo contesto, lo scenario di pericolosità idraulica elevata cui sono soggetti il tratto terminale del torrente Pora e le relative aree spondali, peraltro confermata dagli stessi estensori del progetto, spinge Il Comune di Finale Ligure a concentrarsi su questa tipologia di criticità legata al rischio idraulico.

Cominciando dalla misura ritenuta assai limitata e al contempo poco affidabile di dotare il sottopasso della stazione di un portone antiallagamento a tenuta stagna. Inoltre, l’ufficio ha rilevato come nella documentazione progettuale non vi siano dettagli su posizione, materiali e modalità operative del dispositivo di protezione, né un “Piano di gestione del rischio idraulico” coordinato con il “Piano di Protezione Civile Comunale” che definisca i compiti specifici del responsabile della sicurezza in materia di rischio idraulico, le fonti di informazioni necessarie a determinare e gestire tale rischio, oltre a tipologia e modalità di attuazione delle azioni di prevenzione necessarie alla mitigazione dello stesso.

E’ però la posizione del ponte ferroviario quella maggiormente attenzionata. «Riteniamo surreale non aver incluso nell’ambito di un’opera di tale impatto sul territorio, la quale prevede la realizzazione di diverse opere viarie collaterali, il rifacimento di un’infrastruttura di alta pericolosità idraulica come il ponte in questione – afferma il sindaco Angelo Berlangieri –. La sua pericolosità è stata confermata dal Piano di Bacino e dal PRGA ed è principalmente dovuta alle pile in alveo, le quali generano un significativo innalzamento dei livelli di piena, contribuendo significativamente all’allagamento delle aree di monte. Non è corretto e coerente non prevedere il rifacimento di una tale struttura».

L’area, inoltre, coincide in larga parte con quella oggetto dello studio commissionato dal Comune, datato settembre 2023, diretto alla prevista riqualificazione delle vicine aree ex Piaggio. Le osservazioni richiamano il recente studio commissionato dal Comune, datato settembre 2023, dove vengono peraltro analizzati aspetti analoghi a quelli oggetti della VIA e proposto un ponte a campata unica e luce complessiva pari a 38 m. «Il rifacimento del ponte ferroviario – aggiunge il primo cittadino –assume una notevole importanza nella mitigazione del rischio e, come tale, dev’essere inserito in un contesto più ampio di sistemazione idraulica dell’intero tratto terminale del Pora. Un nuovo ponte ridurrebbe significativamente il rischio di allagamenti e migliorerebbe la sicurezza dell’intera area». Considerazioni che spingono l’Amministrazione a chiedere la coordinazione di progettazione e programmazione con Comune e Regione.

Un’integrazione richiesta anche per la piazza della stazione, la cui viabilità è destinata a essere oggetto di interventi nel già citato recupero ex Piaggio. Nel progetto Italfer vengono indicate azioni di esproprio, sistemazione e rinverdimento per le quali si richiede l’armonizzazione con gli enti locali. Così com’è richiesto un approfondimento circa le interazioni tra la galleria Caprazoppa e la viabilità comunale, specialmente al confine con il Comune di Borgio Verezzi.