La Giunta di Bordighera riconferma per l’anno 2025 le tariffe dell’imposta di soggiorno
La Giunta di Bordighera riconferma per l’anno 2025 le tariffe dell’imposta di soggiorno mentre ne aumenta l’imponibilità, che sale a un massimo di 15 giorni consecutivi nella medesima struttura ricettiva; la deliberazione, approvata lo scorso 30 ottobre, attua le indicazioni espresse dal Tavolo del Turismo lo scorso 3 ottobre. Rimangono ferme anche l’applicazione per l’intero anno solare e l’esenzione per i minori che nel giorno di inizio del soggiorno non abbiano ancora compiuto i 12 anni d’età.
Le tariffe quindi continueranno a essere comprese tra 1,00 euro e 3,00 euro, suddivise per tipologia di struttura e categoria come a seguire.
Alberghi: 5 stelle: 3,00 euro; 4 stelle: 2,00 euro; 3 stelle: 1,50 euro; 2 o 1 stella: 1,00 euro.
Residenze turistico alberghiere: 5 stelle: 3,00 euro; 4 stelle: 2,00 euro; 3 stelle: 1,50 euro; 2 o 1 stella: 1,00.
Agriturismi, ittiturismi, esercizi di affittacamere, bed and breakfast, campeggi, aree attrezzate per la sosta, case e appartamenti vacanze, case per ferie, locande ed alberghi diffusi, rifugi, ostelli, appartamenti ammobiliati per uso turistico, villaggi turistici, marina resort (si intendono strutture ricettive anche quelle il cui esercizio sia occasionale e/o svolto in forma non imprenditoriale e gli immobili utilizzati per le locazioni brevi come definite dall’articolo 4 del d.l. n. 50/2017 convertito in legge n. 96/2017): 1,50 euro.
Gli introiti annuali derivanti dall’imposta di soggiorno vengono utilizzati, come indicato dal Patto per lo sviluppo strategico del Turismo in Liguria cui il Comune di Bordighera ha a suo tempo aderito:
per la quota del 60%, a seguito di accordo con le associazioni locali più rappresentative delle strutture ricettive, per la promozione dell’accoglienza, la comunicazione, la promo commercializzazione e il marketing turistico della località. Le spese possono includere anche la realizzazione di eventi e la copertura dei costi per gli uffici di informazione e accoglienza turistica (IAT);
per la quota del 40%, per l’utilizzo diretto da parte del Comune per il miglioramento del decoro della località turistica, per investimenti infrastrutturali a forte valenza turistica e, comunque, per interventi in materia di turismo.