Turismo e affitti brevi, nuove regole e occhio alle multe
La norma regionale che regolamenta la locazione degli appartamenti ammobiliati ad uso turistico, le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 e il tema delle locazioni brevi e turistiche sono state al centro di un incontro che si è svolto all’Unione Industriali di Savona promosso da Fiaip Liguria nella persona del presidente regionale Antonio Piccioli. Relatore all’evento Alessio Bellinghieri, delegato regionale Fiaip al turismo che ha guidato i partecipanti in un percorso formativo volto a dipanare i dubbi relativi alle procedure operative.
Un argomento attuale e di primaria importanza tenuto conto che la provincia di Savona ha un numero decisamente elevato di alloggi affittati ai turisti non solo durante il periodo estivo ma nell’arco di tutto l’anno, grazie al clima mite e alla possibilità di praticare attività sportiva all’aria aperta. Durante il dibattito è stato ribadito che «tutte le strutture offerte in locazione turistica, indipendentemente dalla durata dei contratti, sono assoggettate alla norma di settore. E’ importante anche ricordare – ha precisato il presidente provinciale di Fiaip Savona Fabio Becchi – che per i soggiorni anche inferiori ai trenta giorni è necessaria la comunicazione alla Questura dei dati di tutti gli ospiti utilizzando la piattaforma “AlloggiatiWeb” (anche per i soggetti extra UE) – da fare entro 24 ore dal check-in o entro le ore 24 del giorno stesso se per un soggiorno di 1 notte. È inoltre necessario riscuotere la tassa di soggiorno con l’emissione di una ricevuta di pagamento dell’imposta e consegna all’ospite, qualora il comune di riferimento abbia istituito questa imposta».
E’ stato anche ricordato l’imminente avvio dell’effettiva applicazione della disciplina nazionale sul “CIN”. «Il termine per il conseguimento del “CIN” – ha sottolineato Becchi – è spostato al 1 gennaio 2025 dopo l’aggiornamento del 22 ottobre scorso. Quindi è importante richiedere il codice identificativo regionale e quindi, solo successivamente, quello nazionale che permetterà quindi di inserire l’immobile all’interno della banca dati nazionale. Il codice identificativo va esposto all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura. Non solo. E’ bene ed opportuno indicarlo in ogni forma di pubblicità (siti, portali di prenotazione online, brochure) per evitare di incorrere in sanzioni anche gravi. E’ possibile adempiere all’obbligo di esposizione anche mediante modalità alternative all’affissione di un cartello, purché sia assicurata idonea evidenza del CIN al pubblico».
All’evento ha partecipato Paolo Prato, presidente di Confedilizia, manifestando particolare attenzione nei confronti della categoria degli agenti immobiliari e delle novità legate al comparto turistico.