A Laigueglia un incontro con Marco Ferrando presso la Biblioteca Pagliano

A Laigueglia un incontro con Marco Ferrando presso la Biblioteca Pagliano

Venerdì 10 gennaio, alle ore 18,00, presso la Biblioteca comunale di Laigueglia in Piazza Pagliano, n. 16, si terrà un pomeriggio di approfondimento sui rapporti tra Stalin e il Partito Comunista Italiano negli anni del dopoguerra, uno dei temi più controversi e meno conosciuti della storia repubblicana; il noto professor Marco Ferrando presenterà il suo lavoro “Stalin e il PCI”, una lettura politica e sociale del rapporto tra il Cremlino e Botteghe Oscure, del fenomeno staliniano e dei suoi influssi in Italia e nell’evoluzione della sinistra e dei suoi partiti e movimenti, dialogherà con l’autore Giacinto Buscaglia.

Marco Ferrando, professore di storia ed esponente politico di livello nazionale, fuoriuscito da Rifondazione Comunista nel 2006 in polemica contro la decisione del partito di votare la fiducia al governo Prodi, è stato candidato alla presidenza del consiglio dei ministri nel 2008 e nel 2013 per il Partito Comunista dei Lavoratori, del quale è stato tra i fondatori, e si è recentemente candidato a Presidente della Liguria alle ultime elezioni regionali con il medesimo simbolo, ed ha dato vita ad accesi e talvolta aspri confronti, anche in televisione, con esponenti della sinistra di governo.

“Sarà un viaggio con la macchina del tempo, che ci riporterà ai periodi oscuri della cortina di ferro e dei rapporti politici, sociali ed economici tra l’Unione Sovietica e il Partito Comunista Italiano, il più grande partito comunista dell’occidente” così introduce l’incontro Alessandro Chirivì, Capogruppo di maggioranza e delegato alla cultura ed al calendario delle manifestazioni, che prosegue “la programmazione degli eventi culturali di Laigueglia si presenta variegata e pluralista, pronta ad affrontare prospettive differenti e tematiche controverse, a volte anche scomode, ma sempre interessanti, dando la possibilità di esprimersi a tutte le opinioni ed a tutte le posizioni, anche a quelle in aperto contrasto con la narrazione mainstream dominante”.