Lavoratori Maersk in sciopero dopo il licenziamento di quattro dipendenti del reparto Customer Service

Lavoratori Maersk in sciopero dopo il licenziamento di quattro dipendenti del reparto Customer Service

Lavoratori di Maersk Italia in sciopero domani, mercoledì 22 gennaio, in seguito all’improvviso licenziamento di quattro dipendenti del reparto Customer Service, avvenuto il 17 gennaio. I lavoratori, che si erano recati in ufficio come ogni giorno, sono stati convocati dai loro responsabili per un “meeting sulla performance”, durante il quale hanno ricevuto le lettere di licenziamento e l’ordine di restituire i computer aziendali, con l’intimazione di lasciare immediatamente l’ufficio. Questa decisione ha suscitato forti proteste da parte dei rappresentanti sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.

Secondo quanto spiegato dai sindacati, l’azienda non solo ha deciso di spostare queste attività a Manila, nelle Filippine, ma ha anche sostituito parte delle mansioni dei lavoratori genovesi con l’introduzione dell’intelligenza artificiale. Nonostante Maersk abbia registrato un fatturato eccezionale, con un utile netto di 208 milioni di euro per il primo trimestre del 2024, ha deciso di ridurre i costi “sulle spalle dei lavoratori”. Inoltre, l’azienda non ha preso in considerazione alternative come la ricollocazione dei dipendenti in altri reparti, né ha dato loro un preavviso o una comunicazione adeguata. Questo licenziamento, senza alcuna forma di rispetto per la dignità dei lavoratori coinvolti, è stato ancora più sconvolgente considerando che, pochi giorni prima, questi dipendenti avevano ricevuto un encomio per l’anzianità di servizio.

La protesta culminerà in una giornata di sciopero il 22 gennaio, con un presidio organizzato davanti alla sede di Maersk in via Magazzini del Cotone 17, a Genova. I lavoratori chiedono il reintegro immediato dei quattro dipendenti licenziati e chiedono che venga rispettata la dignità e i diritti di chi ha contribuito per anni al successo dell’azienda.