All’Ambra di Albenga va in scena «Mi dimetto da Uomo» di Simone Repetto e Sergio Assisi

All’Ambra di Albenga va in scena «Mi dimetto da Uomo» di Simone Repetto e Sergio Assisi

In un mondo che ha perso ogni punto di riferimento, Sergio Assisi parla con il pubblico a cuore aperto, spazia fra narrazione e satira di costume e, grazie ad un linguaggio chiaro e diretto, abbatte fin da subito la quarta parete per lanciarsi alla ricerca delle risposte di cui ognuno di noi avrebbe bisogno. Domani sera alle 21 all’Ambra di Albenga verrà messo in scena «Mi dimetto da Uomo» di Simone Repetto e Sergio Assisi. Uno spettacolo che con intelligenza e umorismo affronterà le sfide e le contraddizioni della mascolinità contemporanea. Come un giullare in scena, Sergio Assisi scherza, racconta e riflette, ora cinico ora conciliante, in un flusso affabulatorio irresistibile. Analizza insieme al pubblico abitudini, speranze, sogni e miserie. Tenta di aggrapparsi alla bellezza, all’amore, alla poesia, come fossero rami di un albero che si protende verso le stelle, ma l’egoismo, la grettezza e gli umani limiti, lo risucchiano verso il basso e lo costringono a domandarsi: «Dovrei forse dimettermi dall’essere uomo?» E mentre cerca delle risposte, un’entità irrompe sul palco nei momenti meno opportuni. Uno spiritello buffo, irriverente, impietoso, che corregge, puntualizza, svela, rivendica, inde, incarna concetti ed idee, e cosa peggiore di tutte, inchioda Sergio alla amara verità. Alla fine di questa brillante analisi, forse farà pace con il suo demone, forse torneranno ad essere una sola entità o forse, giunti ad un bivio, si separeranno. È sempre difficile dirlo. Il risultato cambia a seconda della disponibilità del pubblico, dell’umore del protagonista e dell’intestino del suo spiritello. Perché si tratta di una continua lotta fra alto e basso, dentro e fuori, bello e brutto.