L’isola Gallinaria, il monastero e il Mediterraneo: territorio e colture, tra vigna e ulivo

L’isola Gallinaria, il monastero e il Mediterraneo: territorio e colture, tra vigna e ulivo

Dopo le prime due riunioni del Ciclo di conferenze sull’isola Gallinaria, l’ambiente e il paesaggio, dedicate all’archeologia e che hanno avuto un grande successo, l’iniziativa continua con una lezione dedicata soprattutto all’isola, al suo ruolo storico come sede del Monastero dei Santa Maria e San Martino e ai suoi vasti beni in terraferma.
Oggi alle ore 16,30 ad Albenga in palazzo Peloso Cepolla, piazza S. Michele 12,
JOSEPHA COSTA RESTAGNO, della Sezione Ingauna dell’Istituto Int. di Studi Liguri, parlerà su
L’isola Gallinaria, il monastero e il Mediterraneo: territorio e colture, tra vigna e ulivo
Verranno presi in esame sia l’origine del monastero e il suo sviluppo, con particolare attenzione all’ambiente naturale dell’isola e dell’area circostante, sia le vicende del vastissimo territorio che tra Alto Medioevo e Rinascimento ne dipendeva; saranno infatti esaminate le proprietà più vicine, la piana di Albenga e l’ampia fascia costiera tra la città e il territorio di Alassio, con particolare attenzione alla gestione agricola e ai cambiamenti delle colture, nonché’ ai passaggi di proprietà, dal monastero ai privati, in base a una ricca documentazione d’archivio in gran parte inedita.