
Al via una visita alle emergenze monumentali e paesaggistiche delle colline che chiudono verso sud la piana di Albenga
Nell’ambito del ciclo di conferenze e visite relativo alla Gallinaria, l’Istituto di Studi Liguri organizza per oggi una visita alle emergenze monumentali e paesaggistiche delle colline che chiudono verso sud la piana di Albenga, già territorio del monastero dell’isola. A partire dal Monte di San Martino, visitato il mese scorso da oltre un centinaio di soci e amici dell’Istituto, in quest’area sono noti insediamenti agricoli di epoca romana e sorgono successivamente gli abitati di San Fedele e Lusignano, nonché luoghi di villeggiatura delle più importanti famiglie cittadine, raffinati insediamenti esposti a nord, ideali per gli otia estivi dell’élite colta cittadina, aperta alle novità culturali ma anche agrarie di tutta Italia.
Ne rimangono importanti esempi, che si visiteranno sabato, a partire dal bellissimo “risseu” recentemente restaurato a cura del Comune di Albenga, fino al noto “omu grosso” della Villa Prospera, il cui significato colto sarà presentato dal prof. Giorgio Barbaria, insieme ai resti di antichi sistemi irrigui collegati alle colture circostanti: un vasto patrimonio da tutelare e valorizzare anche ai fini di un turismo a livello internazionale.