
Col Pris 52 milioni di euro di indennizzi a imprese e cittadini
Circa 52 milioni di euro di indennizzi a imprese e cittadini, 127 attività economiche e 1655 abitazioni ricollocate: sono i numeri che descrivono l’impatto e la rilevanza del Pris, il Programma regionale di intervento strategico che, dalla sua istituzione, quindici anni fa, è stato attivato 27 volte in Liguria, prima e unica regione italiana a dotarsi di questo strumento, che da un lato tutela i cosiddetti soggetti interferiti dalle grandi opere e dall’altro agevola la realizzazione delle infrastrutture strategiche, che siano di interesse nazionale o regionale, ricercando coesione territoriale e sociale e individuando soluzioni a garanzia della sostenibilità delle ricadute sul territorio e sulla collettività.
I dati sono emersi questa mattina durante il convegno organizzato da Regione Liguria per un approfondimento giuridico sul Pris con l’adesione di oltre cento tra studiosi, giuristi e addetti ai lavori. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, l’analisi dei risultati raggiunti con il Pris, l’approfondimento sulle nuove Linee guida elaborate con il supporto del Politecnico di Milano e dell’Università di Genova, tenuto conto della necessità che il Comitato Pris elabori programmi sempre più ad hoc per ogni ambito territoriale, in sinergia con gli enti locali, i soggetti attuatori e le comunità locali interessate.
“Ho vissuto in prima persona, da sindaco di Genova, l’esperienza più drammatica ma anche più significativa per l’utilizzo del Pris dopo il crollo del Ponte Morandi – commenta il presidente della Regione Liguria – Dopo la tragedia, questo strumento ha permesso alla pubblica amministrazione di intervenire con rapidità e chiarezza, garantendo un’attenzione concreta ai cittadini colpiti. Il Pris ha dimostrato tutta la sua forza: non una semplice procedura, ma una visione capace di mettere le persone al centro. Progettare il futuro significa non solo costruire, ma costruire bene, con attenzione, con responsabilità. Il Pris ci permette di farlo, favorendo la pianificazione di interventi strategici e, al tempo stesso, sostenendo le comunità coinvolte con risposte concrete ai cosiddetti interferiti in base a principi di equità, trasparenza, partecipazione. È la dimostrazione che la pubblica amministrazione può stare davvero dalla parte dei cittadini, anche, e soprattutto, quando devono affrontare cambiamenti profondi nei loro territori”.
“In una regione complessa come la nostra, segnata da un’orografia difficile e da un forte fabbisogno di infrastrutture moderne e sicure, il Pris rappresenta uno strumento essenziale per coniugare l’urgenza di realizzare grandi opere con la necessità imprescindibile di tutelare le persone che vivono nei territori interessati – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria – Come Regione, continueremo a sostenere e rafforzare questo strumento, perché siamo convinti che lo sviluppo passi da qui, dalla capacità di innovare, ma anche di ascoltare. Il lavoro portato avanti in questi anni con il Pris è un esempio di buona amministrazione, e ringrazio chi, dai tecnici ai giuristi, dai funzionari agli amministratori locali, ha contribuito a farlo crescere e a renderlo sempre più efficace”.