
Doppio spettacolo con la Baistrocchi al Teatro Sociale di Camogli
Doppio spettacolo con la Baistrocchi al Teatro Sociale di Camogli. Dopo il sold-out fatto registrare al Teatro Verdi di Sestri Ponente e al Teatro della Gioventù, nel cuore di Genova, la storica compagnia goliardica genovese, è pronta ad incantare il pubblico alle 17 e alle 21.
Il tema scelto quest’anno celebra i settant’anni della televisione italiana, reinterpretato con ironia e goliardia: uno spettacolo che, attraverso il popolare gioco dei pacchi condotto da Stefano De Martino, faccia rivivere i principali sketch televisivi in chiave goliardica, con battute e balletti che, in due ore di spettacolo farà ridere il pubblico. Spazio alla satira politica, all’attualità ed alle canzoni dell’ultimo Festival di Sanremo.
Da oltre un secolo, era il lontano 1913, lòa compagnia genovese porta in scena il divertimento e la satira, con il suo centododicesimo spettacolo dal titolo: Belin… che pacco! anche nello storico teatro camoglino. Un evento che non è solo un’occasione di intrattenimento, ma anche un’importante iniziativa di beneficenza, cuore pulsante della Compagnia. Da ricordare che, la Compagnia, oltre che da studenti, è composta da ex studenti, ora da persone più grandi che, oltre al loro lavoro da professionisti (ci sono attualmente due ingegneri, un direttore di banca, un medico, un insegnate, un giornalista) dedicano parte della loro vita alla Baistrocchi con le prove che iniziano tra settembre ed ottobre e vanno avanti sino al debutto. Tutto è svolto in maniera volontaria e nessuno recepisce alcun compenso. Un nuovo capitolo di una storia d’amore per lo spettacolo e il teatro.
La compagnia Baistrocchi è stata anche un laboratorio di formazione per professionisti affermati del mondo dello spettacolo: fra questi Popi Perani, Enzo Tortora, Paolo Villaggio e più di recente Maurizio Crozza, Maurizio Lastrico, Adolfo Margiotta, Enzo Paci.
Dal 1958 in poi, per parecchi anni, le musiche portano la firma di Umberto Bindi. Perani e Tortora firmarono a quattro mani i copioni delle edizioni del 1950 e 1952, mentre Villaggio fu autore dei testi di diverse edizioni fra il 1956 e il 1966. La Baistrocchi nei primissimi anni settanta partecipò ad una memorabile goliardata: l’accoglienza al porto degli ignari marinai di una portaerei nucleare statunitense in rada, al canto dell’inno militare “Okinawa” in una versione opportunamente storpiata con termini burleschi in dialetto genovese.
L’attività della compagnia è raccontata in un documentario, per la regia di Corrado Caputo, che raccoglie i momenti migliori delle stagioni recenti della compagnia, pubblicato in DVD nel 2008 con il titolo Una leggenda chiamata «Baistrocchi».