Omaggio a Luigi Pirandello a Sanremo, in arrivo “Così è (Se vi pare) con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato
“Su il sipario” la stagione teatrale del Casinò di Sanremo Omaggio a Luigi Pirandello si apre venerdì 31 marzo alla ore 21.00 con la piece: “Così è (Se vi pare)”. Interpreti d’eccezione Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato.
La rassegna vuole ricordare quel 5 luglio 1933 quando veniva annunciato nella rivista “San Remo” arte sport e Turismo la nascita della Compagna teatrale Marta Abba, diretta dal Premio Nobel, che dal Casinò di Sanremo avrebbe portato in tutta Italia le sue rappresentazioni. Per due anni Luigi Pirandello seguì la compagnia, scrisse nuovi testi e curò gli allestimenti che debuttavano nel Teatro dell’Opera e poi giravano l’Italia, promuovendo anche l’immagine del Casinò, già allora polo culturale. Novant’anni dopo tornano nel Teatro del Casinò alcune delle sue creazioni. Primo appuntamento Venerdì 31 marzo.
Venerdì 31 marzo ore 21.00
Milena Vukotic Pino Micol Gianluca Ferrato
In COSÌ È (Se vi pare)
di Luigi Pirandello
regia Geppy Gleijeses
Gitiesse Artisti Riuniti
Scritta nel 1917, quella che a nostro avviso, con i Sei personaggi, è la più bella commedia di Pirandello, presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità! L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco. Geppy Gleijeses ha chiesto a uno dei più importanti videoartist del mondo di creare, in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste. All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre.