Saranno 14 le anteprime, 12 nazionali e due europee, in programma nella settima edizione del Riviera International Film Festival
Saranno 14 le anteprime, 12 nazionali e due europee, in programma nella settima edizione del Riviera International Film Festival dal 9 al 14 maggio a Sestri Levante.
Come sempre saranno due i concorsi, ciascuno con dieci pellicole in gara: quello principale, riservato ai migliori registi emergenti under 35 e il contest dedicato ai documentari a tema ambientale.
Complessivamente saranno quindici le nazioni rappresentate. Per la prima volta nella storia della manifestazione, si registra il ritorno di registi che già avevano partecipato a precedenti edizioni: è il caso, ad esempio, della slovacca Tereza Nvotová, vincitrice del Riff 2018 con la sua opera prima “Filthy” che le è valso anche il Pardo d’Oro nella sezione Cineasti al Festival di Locarno e, quest’anno, sarà in gara con il suo secondo film “Nightsiren”.
Torna a Sestri Levante anche l’olandese, e danese di adozione, Malou Reymann che, con “Unruly”, spera di ripetere il successo del 2021.
“Anche quest’anno abbiamo dieci giovanissimi registi che ci presenteranno le loro opere ancora concepite e prodotte in periodo di Covid o nel post pandemia – ha detto Massimo Santimone, responsabile della programmazione, nel presentare i film in gara -. Una situazione che ha coinvolto tutti noi e che, inevitabilmente, ha anche influenzato le loro storie, fatte di protagonisti travolti da situazioni drammatiche ma sempre con la voglia di apertura verso il domani”.
Tra i film fuori concorso, attesa per la presentazione de “La Caccia”, secondo lavoro dietro alla macchina da presa per Marco Bocci che, mercoledì 10 maggio alle 21,15, presenzierà alla proiezione al Cinema Ariston insieme all’attore protagonista Filippo Nigro, volto noto di tante serie tv da ‘Ris. Delitti imperfetti’ a ‘Suburra’, e del grande schermo dove, tra gli altri, ha recitato per Ferzan Ozpetek (“Le fate ignoranti”, “La finestra di fronte” ed il recente “La dea fortuna”) e accanto a Pierfrancesco Favino in “Acab – All cops are bastards” di Stefano Sollima.