Una mostra temporanea per Ocean Race, esposto un polpo con i tentacoli giganti
Nel contesto del prestigioso evento The Ocean Race che si terrà a Genova quest’anno, il Galata Museo del Mare si unisce alla celebrazione presentando un’installazione di grande impatto. In collaborazione con The Ocean Race ALICANTE, il museo ospiterà una mostra temporanea che prevede un’imponente installazione artistica: i tentacoli giganti di un polpo realizzati con reti da pesca abbandonate sui fondali marini creata dall’artista Raul Orvieto.
Durante i festeggiamenti e le conferenze che accompagneranno l’arrivo della The Ocean Race presso il Porto antico di Genova, dal 20 di giugno sarà possibile ammirare davanti al Galata Museo del Mare la maestosa scultura che rappresenta il “mostro degli abissi“. Con una statura di circa 3 metri e una lunghezza di circa 2 metri, l’opera, intitolata “The Monster from the Abyss 2 (But who is the real monster?)”, darà vita alla leggendaria figura del Kraken.
Questo progetto artistico, che fa parte dell’iniziativa Kind of Blue, ideato dall’artista Raul Orvieto e curato da Loredana Trestin, ha ottenuto l’approvazione e il supporto della sede di Rappresentanza della Commissione europea, nonché di diverse fondazioni impegnate nella tutela del mare. L’installazione è stata esposta alla Sede di Rappresentanza del Parlamento Europeo a Roma ed è stata iscritta al Wildlife Artist of the Year 2023.
Un dettaglio intrigante dell’installazione sarà un QR code che gli spettatori potranno inquadrare per ascoltare la narrazione dell’opera, interpretata dalla voce dell’acclamato attore Jacopo Rampini. Rampini, noto per il suo talento sia in Italia che negli Stati Uniti, ha recitato in diverse produzioni internazionali, tra cui la serie Netflix “Medici: Masters of Florence”, “Law & Order” su NBC, “Catch 22” su Hulu diretto da George Clooney e “FBI” su CBS. Nel 2019, ha co-prodotto e recitato nel lungometraggio “Essere Leonardo da Vinci”, distribuito da Rai Cinema.
L’installazione artistica al Galata Museo del Mare non solo catturerà l’attenzione dei visitatori durante The Ocean Race, ma rappresenterà anche un potente richiamo per riflettere sulla minaccia delle reti da pesca abbandonate e sulla necessità di preservare gli abissi marini.
Fin dall’antichità si sono sempre rappresentate le creature provenienti dagli abissi marini come mostri tentacolari cupi e spaventosi, pronti a ghermire i malcapitati naviganti che osavano avventurarsi per mare.
Leggende, racconti e dipinti che da millenni accompagnano l’uomo in viaggio per i mari, hanno influenzato la percezione che abbiamo sempre avuto dell’universo marino, suscitando paura nelle popolazioni di tutto il mondo antico; racconti di marinai, dipinti ed ex voto raccontano di incontri con queste creature “ mostruose” In realtà, al giorno d’oggi, quando incominciamo (forse tardi) a scoprire quante meraviglie racchiudono gli ecosistemi acquatici, cosa e chi possiamo considerare il vero mostro, se non ad esempio le “ghost nets“, reti ed attrezzature da pesca abbandonate dal mondo della pesca industriale che giacciono sui nostri fondali inquinando l’ambiente e rimanendo per anni delle subdole trappole mortali per tutti i malcapitati animali marini che malauguratamente vi rimangono intrappolati ?
Il Galata Museo del Mare si impegna a sensibilizzare tutti i fruitori appassionati di arte e amanti del mare, a vivere questa straordinaria esperienza visiva e sensoriale. L’installazione artistica non solo testimonia l’importanza della conservazione degli ecosistemi marini, ma mette in luce il ruolo che ognuno di noi può svolgere nel contrastare la minaccia delle “ghost nets” e preservare la bellezza e la vitalità degli oceani.
Per informazioni sull’opera:
Loredana Trestin tel 3486911975
e-mail l.trestin@divulgarti.org