Medici di famiglia, pediatri, specialisti: la rivoluzione su prevenzione e accoglienza di 60 studi in Liguria
Medicoop Liguria, la cooperativa che riunisce medici di famiglia, pediatri e specialisti festeggia i primi 10 anni di attività superando quota 230 Soci con oltre 60 studi aderenti in tutta la regione. E punta sulla voglia dei giovani medici di lavorare insieme per far decollare la medicina di comunità.
“ In questi anni abbiamo decuplicato Soci e studi medici aderenti – spiega Pier Claudio Brasesco, presidente della cooperativa, a margine della convention regionale di Medicoop -. Con il nuovo Centro Servizi inaugurato lo scorso anno abbiamo affiancato al tradizionale servizio di messa a disposizione di segreterie e assistenza infermieristica, quelli di fornitura di strumenti diagnostici ed informativi.
Nella situazione attuale è evidente che la nostra professione non può più essere esercitata singolarmente.
Il PNRR prevede l’attivazione delle Case della Comunità in cui le Aggregazioni Funzionali Territoriali (le AFT che raggruppano i Medici di Medicina Generale sul territorio) operino la presa in carico, prioritariamente, di anziani, fragili e cronici verso i due principali obbiettivi: efficacia in prevenzione ed efficienza in accoglienza. Ma per fare questa vera Medicina di iniziativa, occorre superare i vincoli burocratici, è necessario un’organizzazione diversa. I giovani hanno capito che la soluzione sta nell’opportunità di lavorare insieme grazie alla nostra cooperativa che pone il suo Centro Servizi come strumento operativo per le AFT”.
Il modello Medicoop ha catturato l’attenzione su tutto il territorio ligure. Le richieste di adesione arrivano ormai da tutte le province liguri e a fianco dei MMG sono entrati nella cooperativa anche altri pediatri di libera scelta nonché specialisti.
“In questi anni abbiamo avviato con successo progetti su spirometrie, vaccinazione contro l’Herpes Zoster, screening contro i rischi cardiovascolari, per gestire il diabete e le infezioni respiratorie – conclude Brasesco -. Abbiamo coinvolto più di 10.000 pazienti grazie alla nostra organizzazione. I giovani medici hanno deciso di puntare sul nostro modello che mette al centro la prevenzione e i pazienti”.