Diocesi di Savona in lutto per la scomparsa di Vittorio Corsini
Il padre carmelitano scalzo padre Vittorino del Sacro Cuore di Gesù (Vittorio Corsini) è tornato alla Casa del Padre. Nato a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, il 15 luglio 1948 (74 anni), frequentò le scuole elementari al Deserto di Varazze per poi passare ad Arenzano, facendo parte del gruppo con cui padre Teodoro ridiede nuova vitalità al Seminario Minore. Entrato in noviziato nel 1966 nel Convento Sant’Anna a Genova, il 22 luglio 1967 fece la sua prima professione con il suo nome religioso.
Il suo cammino formativo, prima a Pisa, poi a Roma e infine ad Arenzano, fu segnato dalla perdita di entrambi i genitori per malattia, ancor più dolorosa perché figlio unico. Ordinato sacerdote il 9 marzo 1975, partì subito per la Repubblica Centrafricana, dove svolse il suo ministero soprattutto come missionario di “brousse”, ossia nei piccoli villaggi, sia a Bozoum sia a Baoro. Dopo qualche tempo rientrò in Italia, dove venne inserito nell’équipe educativa del Seminario di Arenzano, anche se continuò per alcuni anni a fare la spola tra l’Africa e l’Italia.
In quegli anni poco per volta si affiancò a padre Anastasio nell’ufficio di promotore vocazionale per il Seminario Minore, incarico che continuò a svolgere fino al 2013, occupandosi anche dell’accoglienza dei pellegrini del Santuario Gesù Bambino di Praga. Nel 2013 fu trasferito al convento di Savona, dove iniziò una terza fase della sua vita, un apostolato più discreto e meno appariscente ma ugualmente prezioso: quello del confessionale.
Per anni con fedeltà e pazienza accolse nella Chiesa quanti desideravano il perdono di Dio oppure semplicemente li ascoltava e dava loro conforto. Un altro apostolato a cui si è dedicato con costanza e passione è stato quello dell’accompagnamento vocazionale in collaborazione con l’Unione Carmelitana Teresiana, istituto secolare da lui amato e seguito per tanti anni.
“Era dotato di una forte carica umana e poco per volta divenne un punto di riferimento per molte persone – lo ricordano i confratelli – È stato una persona generosa nei suoi uffici, nonostante i gravi problemi di salute che lo hanno fatto tanto soffrire negli ultimi anni, costringendolo a muoversi sulla carrozzina dopo le amputazioni subite”.
“I problemi di circolazione, uniti ad una grave forma di diabete, sono stati anche la causa del suo decesso, avvenuto subito dopo essere rientrato da un’operazione chirurgica per cercare di liberare le vene delle gambe – spiegano i Carmelitani – È mancato circondato dai confratelli accorsi in suo soccorso e nonostante il rapido intervento della Croce Rossa”.
Molti i messaggi di condoglianze per la scomparsa del religioso. “Abbiamo trascorso insieme un cammino di preparazione dei bambini dalla terza elementare alla prima comunione e poi al sacramento della confermazione: un altro importante ‘pezzo della mia vita’ è stato chiamato al Signore fra i suoi eletti”, è il commento di un fedele. “Ti sarò per sempre riconoscente per ciò che sono e che mi hai reso – scrive un altro sui social media – Ti voglio bene e oggi che sei accanto agli angeli e ai santi poni la tua mano sui miei passi e abbi cura di noi”.
“Era prima di tutto un innamorato di Gesù che ha speso tutta la sua vita per vivere il suo ‘Sì’ quotidiano alla volontà del Padre celeste – ricorda un sacerdote – È stato un innamorato della vita ma soprattutto si è adoperato per favorire ogni forma vocazionale nella Chiesa: matrimonio, vita consacrata, sacerdozio e così via. Confessore instancabile, padre spirituale di tanti e uomo capace di dare una parola buona a tutti”.Oggi, giovedì 20 ottobre, alle ore 19 nella Chiesa San Pietro Apostolo si reciterà il rosario. Domani, venerdì 21 ottobre, al mattino alle 10:30 ancora in San Pietro ci sarà il funerale per i familiari, i confratelli, il clero, i religiosi e le religiose e i fedeli savonesi e con le offerte che saranno raccolte per i poveri. Sempre domani nel pomeriggio alle 15 nel Santuario Gesù Bambino di Praga saranno celebrati i funerali aperti a tutti.