Torna a Borgio Verezzi il Festival Teatrale a partire dal 5 luglio e fino al 14 agosto
Commedie, tragedie, la grande letteratura del passato, ma anche la drammaturgia contemporanea. Torna a Borgio Verezzi il Festival Teatrale a partire dal 5 luglio e fino al 14 agosto. La 58° edizione della rassegna parte nel segno della discontinuità con il passato.
Dopo 22 anni di autorevole direzione artistica del giornalista e critico teatrale Stefano Delfino, il nuovo cartellone sarà firmato per la prima volta dall’attore Maximilian Nisi. Continuità invece, sul piano dell’impostazione culturale con 11 prime nazionali su 13 titoli: Borgio vuol continuare a essere una sorta di vetrina estiva degli spettacoli che poi in autunno gireranno i teatri italiani. “Al centro del progetto ci sono le storie e gli interpreti, – afferma Nisi – attori selezionati tra quelli che in questi anni hanno scelto un percorso di cura profonda e costante del lavoro teatrale. Cercherò di dare spazio alle nuove generazioni e soprattutto al valore del grande artigianato della scena, nella consapevolezza, spesso dimenticata, che lo spettacolo è un prodotto collettivo.” Il festival si apre venerdì 5 luglio con l’Achab di Alessandro Preziosi in “Moby Dick”, il capolavoro di Herman Melville, mentre il 26 luglio “Le relazioni pericolose”, tratto dal celebre romanzo settecentesco di Choderlos de Laclos, racconterà la modernità dell’erotismo e dei turbamenti di ieri con Viola Graziosi, Giorgio Lupano e Silvia Siravo. Non mancheranno i grandi classici: l'”Anfitrione” di Plauto diretto e interpretato da Emilio Solfrizzi (9 e 10 luglio), l'”Otello” di Shakespeare con Giuseppe Cederna (13 e 14 luglio) e “Sogno di una notte di mezza estate” (30 luglio), con adattamento e regia di Carlo Orlando e Eva Cambiale. E il contemporaneo con “L’Illusione Coniugale”, di Eric Assous, diretta e interpretata da Stefano Artissunch (19 e 20 luglio). Tre spettacoli affronteranno l’attualità più stringente, puntando i riflettori su aspetti inquietanti della nostra modernità: “Calcoli” di Gianni Clementi con Pietro Bontempo e Monica Rogledi (2 e 3 agosto), “Un amore di peso” di Marco Cavallaro con Stella Pecollo (5 e 6 agosto) e “Video Club” di Sébastien Thiery (dall’8 all’11 agosto) con Gianluca Ramazzotti e Elena Arvigo. La prosa in musica sarà fil rouge che attraverserà il festival come “Avec le temps, Dalida”, rievocazione della figura di un’artista indimenticabile grazie alla voce di Maria Letizia Gorga (16 luglio) e “L’amore scoppiò dappertutto”, con Laura Marinoni dedicato a De Andrè. Due infine gli appuntamenti nelle Grotte : “Una sottile pazzia”, da testi di Marcello Barlocco (12 agosto) e “Dreams”, ispirato a Lo cunto de li cunti di Basile (14 agosto).