Ordinanza del Comune di Alassio per salvaguardare il nido della tartaruga

Ordinanza del Comune di Alassio per salvaguardare il nido della tartaruga

L’Ufficio Demanio del Comune di Alassio ha emesso un’ordinanza per garantire la protezione del nido di tartaruga Caretta Caretta presente presso i Bagni Londra. Questa ordinanza comunale e una gabbia metallica fornita dall’Acquario di Genova, installata oggi, seguono l’importante evento di nidificazione avvenuto all’alba di domenica 21 luglio, con l’obiettivo di assicurare la massima sicurezza per le uova e i futuri piccoli esemplari.La tartaruga che ha nidificato ad Alassio – ribattezzata con il nome di Queen Elizabethdai titolari dello stabilimento balneare – è una Caretta Caretta cosiddetta “esploratrice”, di dimensioni particolarmente grandi. Ad avvistarla per primo è stato il guardiano notturno dello stabilimento balneare, che ha avvisato i titolari Matteo Emanuelli e Silvia Braga. In seguito, la Capitaneria di Porto, insieme a Gesco e Comune, hanno messo in atto misure temporanee di sicurezza transennando l’area interessata. Le transenne provvisorie sono state sostituite oggi da una gabbia metallica ad hoc progettata specificatamente per proteggere il nido dai gabbiani e altri potenziali predatori. All’interno dell’area sono stati collocati già nei giorni scorsi due bastoncini che consentono di indicare la posizione esatta delle uova e di una sonda bluetooth che monitora e registra la temperatura della sabbia. Sul posto hanno già condotto diversi sopralluoghi i biologi dell’associazione “Delfini del Ponente Aps” e il personale dell’Acquario di Genova. La schiusa è attesa tra circa 50 giorni e si stima che il numero dei nascituri possa essere compreso tra 80 e 120 esemplari. L’ordinanza emessa dall’Ufficio Demanio del Comune di Alassio stabilisce che fino alla schiusa delle uova, sulla porzione di spiaggia dei Bagni Londra interessata dalla nidificazione della tartaruga Caretta Caretta è vietato occupare l’area circoscritta dalla recinzione posta a tutela del nido, che misura 1,20 metri per lato e 1,00 metro di altezza. È inoltre vietato occupare l’arenile nei 3 metri circostanti la nidificazione con strutture che possano ostacolare il transito del personale addetto alla sorveglianza del sito, come recinzioni e attrezzature fisse. È altresì vietato lasciare natanti in sosta nei 3 metri intorno alla zona circoscritta, così come praticare giochi che potrebbero arrecare danni al nido. L’ordinanza stabilisce anche il divieto di condurre animali senza guinzaglio o di farli permanere in libertà nei 3 metri circostanti la recinzione, e di circolare con veicoli, anche non a motore, nella stessa area. Inoltre, è vietato l’uso di luci notturne che possano interferire con il nido durante il periodo di schiusa. Sarà cura del concessionario dello stabilimento balneare, anche durante le ore di chiusura, curare la conservazione dei cartelli di divieto e l’integrità della recinzione.