
Il “ciclone” Pieraccioni porta 8.000 euro in beneficenza
Leonardo Pieraccioni è passato ad Albenga davvero come un ciclone, ma non ha fatto danni. Anzi. Ha lasciato dietro di sé risate, allegria, ma anche commozione, riflessioni, solidarietà. Insomma, davvero tanta roba. Ancora una volta i Fieui di caruggi hanno centrato il bersaglio portando ad Albenga un grande personaggio che sul palco dell’Ambra si è messo a nudo (in parte anche in senso vero e proprio!) rivelando una straordinaria umanità. Con due spalle come Antonio Ricci e Gino Rapa si è donato al pubblico per oltre due ore in modo pirotecnico. Tra le sue chicche una bella fiondata in apertura alle Autostrade liguri: “Per arrivare qui oggi (sabato) sono partito da Firenze mercoledì!”. Ha parlato della sua infanzia, della figlia adolescente e delle problematiche giovanili, del mondo dello spettacolo, del grande valore dell’amicizia. E i suoi amici hanno, in un certo senso, voluto essere presenti con simpaticissimi videomessaggi: Marco Masini, Carlo Conti, Alessandro Siani, Giorgio Panariello. Pieraccioni non si è risparmiato e si è lasciato coinvolgere dall’atmosfera che caratterizza da sempre il Premio Fionda: un ritrovarsi in genuina semplicità. Gli applausi continui del pubblico, e le risate, hanno sottolineato dall’inizio alla fine la riuscita dell’evento. Ciliegina sulla torta le De’ Soda Sisters, a completare una giornata all’insegna della “toscanità”. Tre musiciste maremmane dalle voci straordinarie accompagnate da strumenti anche insoliti e con testi in parte recuperati dal passato e in parte impegnati a sostegno delle lotte per i diritti e la libertà. In pratica tre belle fionde anche loro. La bella “pomeriggiata”, come è stata definita dal protagonista, ha permesso di raccogliere 8.050 euro che sono stati versati dai Fieui di Caruggi alla Fondazione Cure2Children, indicata dallo stesso Pieraccioni, che dal 2007 si occupa delle cure per bambini affetti da patologie oncologiche. Si tratta di una Associazione nata dalla volontà di genitori che hanno perso i propri figli e che hanno scelto di ricordarli impegnandosi per gli altri. Perché “nulla è più importante di curare e guarire un bambino!”.