
25 aprile: il programma delle celebrazioni del Comune di Genova in occasione dell’80° anniversario della Liberazione
Venerdì 25 aprile, il Comune di Genova celebrerà l’80° Anniversario della Liberazione. Anche quest’anno, secondo il programma organizzato con il Comitato permanente della Resistenza, le celebrazioni inizieranno, alle 7.30, nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e, alle 8.10, al campo dei Caduti Partigiani dove verrà celebrata una Santa Messa in suffragio.
Le commemorazioni proseguiranno alle 9.20 con un raduno in piazza della Vittoria (lato via Cadorna) da dove, alle 9.30, un corteo accompagnato da esecuzioni della Filarmonica Sestrese partirà per raggiungere, alle 10, il ponte Monumentale dove verranno deposte corone al sacrario dei Caduti Partigiani e si terrà la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche.
Il corteo arriverà poi in largo Pertini per deporre altre corone e infine raggiungerà piazza Matteotti dove, alle 10.45, il facente funzioni sindaco di Genova e il presidente della Regione Liguria porteranno i loro saluti. L’orazione commemorativa sarà tenuta da Paolo Corsini, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri.
In occasione del 25 aprile, anche quest’anno, ci sarà l’apertura straordinaria dalle 9 alle 19 dell’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento con ingresso gratuito. Per ricordare l’Anniversario della Liberazione il Museo esporrà la copia anastatica dell’Atto di Resa delle truppe tedesche, firmato a Genova il 25 aprile 1945. È prevista una visita guidata alle 11 a cura del conservatore del Museo
Prenotazione obbligatoria: 010-5576431. museorisorgimento@comune.genova.it
80° Anniversario della Liberazione – Comitato permanente della Resistenza: “Senza memoria non c’è futuro”
Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria e il Comando Militare Regionale, riuniti congiuntamente, decisero l’inizio dell’insurrezione. Le operazioni militari per la liberazione della città iniziarono la mattina successiva e il CLN regionale assunse di fatto le funzioni di governo. Onde evitare un bagno di sangue furono contemporaneamente avviate trattative tra il comando tedesco della piazza di Genova e i vertici locali della Resistenza, e nella sera del 25 aprile, presso Villa Migone, il generale Meinhold firmò l’atto di resa. Si tratta dell’unico caso europeo in cui un corpo di armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane. Quando due giorni dopo arrivarono a Genova, le truppe alleate trovarono la città non solo già liberata, ma anche in condizioni di vita quasi normali, con i tram che circolavano e le case illuminate. L’insurrezione di Genova venne giustamente definita “insurrezione modello”, ma alto era stato comunque il prezzo pagato dai patrioti genovesi, con 300 morti e 3000 feriti.