Inoltrandosi lungo la Val Prino, spicca la sagoma longilinea di un campanile settecentesco che svetta nel verde degli ulivi, lentamente compaiono gruppi di case che si ammassano attorno alla Chiesa per poi diradarsi e lasciare spazio alle campagne; tutto intorno numerose borgate e frazioni: siamo a Dolcedo. Il nome stesso conserva un richiamo all'amenità del luogo, che veniva definito Villadolce. Il capoluogo, detto "Piazza", costituisce il nucleo più popoloso e sorge nella confluenza del Rio dei Boschi col torrente Prino.
Era l'antica sede del mercato e sono ancora presenti le vestigia del suo passato di fiorente, come la maestosa Chiesa Parrocchiale e il ponte dei Cavalieri di Malta. Il visitatore entra in un ambiente dove i tempi e gli spazi, il silenzio fra i carruggi, le mulattiere lastricate e le campagne terrazzate, presentano ancora ritmi e luci di un passato legato agli elementi naturali. Degna di nota la produzione dell’olio di oliva, filo conduttore dell'economia dolcedese, dal Medio Evo ai giorni nostri, tanto da farle attribuire l'appellativo di "Conca d'oro". Sono soprattutto i tedeschi ad aver apprezzato la bellezza di Dolcedo, continuando ad affluire numerosi e contribuendo così alla rivalorizzazione della zona. Dolcedo sopra le righe!
I CAMPIONATI SCIISTICI DELLE TRUPPE ALPINE 2019 DAY TIME 1 PUNTATA
FAI GENOVA E AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTAL
GENOVA, PONTE MORANDI: VENERDI' SMONTAGGIO DELLA SECONDA TRAVE
A SANREMO UN CONVEGNO PER RIFLETTERE SUL GIOCO PUBLICO LEGALE
ELEZIONI SANREMO, TOMMASINI SI PREPARA PER I CENTO GIORNI DAL VOTO
CASTA 2019: A SAN CANDIDO L'INAUGURAZIONE DEI CAMPIONATI SCIISTICI DELLE TRUPPE ALPINE
L’IMPERIA VINCE CONTRO L’ALBENGA GRAZIE A UN GOAL DI FAEDO
TG SCIENZA AGENZIA DIRE : IN ITALIA ARRIVA ESERO
QUESTA SERA ORE 21.00 C'ERA UNA VOLTA CAROSELLO I TEMPI CAMBIANO
TOTI DIFENDE L’AUTONOMIA: NON CREA REGIONI DI SERIE A E B